12 ottobre 2025
Aggiornato 15:30
Caso Englaro

Aperto un conflitto di civiltà sulle nozioni di vita e di libertà

Lo ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Pdl che ha osservato come il centrodestra avesse presentato «una mozione nella scorsa legislatura»

«Da quando la Cassazione ha emesso la sua sentenza sul caso di Eluana Englaro, noi abbiamo fatto di tutto affinché la politica riconquistasse il proprio spazio sul tema del fine vita».

Lo ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Pdl che ha osservato come il centrodestra avesse presentato «una mozione nella scorsa legislatura, abbiamo proposto l’elevazione di un conflitto di attribuzioni. Ci siamo fatti anche promotori di una tempestiva iniziativa legislativa che sottraesse la vita e la morte all’arbitrio giurisprudenziale, e la senatrice Finocchiaro sa bene che se i tempi si sono allungati lo si deve ad una fisiologia parlamentare cui ha contribuito il suo gruppo chiedendo l’audizione in Commissione Sanità di persone come Umberto Eco, Fer­zan Ozpetek, Roberto Benigni, Dacia Maraini, Massimiliano Fuksas, Renzo Piano Moni Ovadia, Adriano Sofri, Corrado Augias.

Il complottismo non ci appartiene. La questione di fondo e’ molto più semplice: si e’ aperto un conflitto di civiltà sulle nozioni di vita e di libertà, sulle quali le opinioni dei due schieramenti divergono, anche se dobbiamo rilevare che oggi molte voci dell’opposizione si sono espresse in dissenso per unirsi alla posizione della maggioranza. Questo conflitto impone chiarezza e rispetto da entrambe le parti, anche quando le idee sono antitetiche e le parole si fanno forti. Tale rispetto da parte nostra non e’ mai mancato, mentre dobbiamo constatare con dispiacere che da parte dei nostri avversari si cerca di evitarlo nascondendosi dietro inesistenti complotti, formalismi, e quel che e’ peggio, usando la Costituzione come uno scudo, ignorando o facendo passare sotto silenzio la sua ispirazione laicamente cristiana».