28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Il futuro dell'Europa

«La presidenza francese ha mostrato l'utilità dell'Europa unita. Cosa succederà ora?»

Dichiarazione di Gianni Pittella, presidente Delegazione italiana, Gruppo socialista - Direzione nazionale PD

«Il semestre di presidenza francese che si conclude ha registrato successi notevoli e ha sottolineato l'importanza di un presidente forte. Nicolas Sarkozy ha saputo interpretare questo ruolo con determinazione e con un pieno coinvolgimento del Parlamento europeo, ora tornerà a fare il presidente del suo paese e si limiterà a sostenere l'Europa degli stati? Sul piano internazionale con la crisi tra la Russia e la Georgia, sul piano economico con la crisi dei sistemi finanziari e infine sul piano della lotta al cambiamento climatico, la presidenza francese ha mostrato l'utilità dell'Europa unita e la necessità di un quadro istituzionale chiaro e forte per la sua guida. Purtroppo, senza il trattato di Lisbona, questo non potrà ancora concretizzarsi.

Ci attende ora il semestre di presidenza Ceco, ma le dichiarazioni del presidente Vaclav Klaus, così come i suoi incontri con l'avversario numero uno del trattato di Lisbona, il magnate irlandese Declan Ganley, non sono per nulla incoraggianti. Aspettiamo quindi la presentazione a gennaio del programma della nuova presidenza ma i segnali a nostra disposizione certo non ci tranquillizzano.

Così come non tranquillizza la gestione Barroso che ha sostenuto l'Europa intergovernativa lasciando ampi spazi al ruolo del Consiglio e conseguentemente a quello degli Stati indebolendo implicitamente l'Europa comunitaria. I prossimi mesi saranno di cruciale importanza per il futuro dell'Unione, si dovrà eleggere il nuovo Parlamento e la nuova Commissione europea. Come socialisti e riformisti europei dovremo impegnarci non solo attraverso un programma avanzato come quello adottato dal PSE a Madrid, ma anche proponendo una personalità politica riformista e autorevole alla guida della Commissione europea per i prossimi cinque anni.»