«LEA conferma altissima qualità nostre scuole»
Dichiarazione di Gennaro Loffredo, Responsabile nazionale Scuola e Formazione Prc - Se
Il 9 dicembre scorso sono stati presentati alla stampa i risultati dell’ultimo studio dell’Iea (International association of educational achievement) che mette a confronto la preparazione degli alunni in uscita dalle scuole primarie e medie di circa sessanta paesi. Questa volta sono state misurate le competenze scientifiche e matematiche, il Timss (Trends in international mathematics and science studies), che hanno visto la nostra scuola elementare occupare i primi posti nella classifica mondiale.
Questo nonostante gli alunni italiani interessati ai test del Timss fossero due anni più piccoli dei loro colleghi stranieri, anche di quelli che si sono piazzati primi in classifica. Infatti da noi hanno partecipato alunni di 9 anni frequentanti la quarta elementare, negli altri paesi mediamente alunni di undici anni. L’Iea ha fotografato una scuola italiana in ottima forma anche nelle materie scientifiche (l'Iea ha inserito l’Italia nel gruppo dei paesi di eccellenza) dopo averne testato la qualità altissima anche per i livelli di apprendimento della lettura in occasione del programma Pirls 2006.
Tutti argomenti che continuano a sostenere la validità delle proteste di questi mesi tese ad affermare la dannosità del ritorno al maestro unico, della riduzione o, comunque, della destrutturazione del tempo scuola alle elementari e alle medie, la cancellazione del modulo. Il governo sembra essere intenzionato a fare una leggera marcia indietro ovviamente senza riconoscere al movimento alcunché. Restiamo con la guardia alta ed aspettiamo il consiglio dei ministri di giovedì prossimo.
- 10/02/2019 Scuola, bufera sul Ministro Bussetti. Lega: «Frainteso», Opposizioni: «Si dimetta»
- 14/11/2018 Flat tax sulle ripetizioni e bonus per i migliori: la scuola secondo il ministro
- 30/03/2018 Calendario scolastico del prossimo anno: la prima campana suona il 10 settembre
- 22/10/2016 Renzi: «Un paese che taglia su docenti e studenti non ha futuro»