Operazione «Real life» della Polizia Postale di Venezia
Migliaia di documenti cartacei analizzati, numerosi supporti informatici “scandagliati” ad uno ad uno, cooperazione internazionale con USA, Inghilterra, Francia e Interpol, due arresti in flagranza di reato, 11 persone denunciate ed altrettante perquisizioni locali e domiciliari
Migliaia di documenti cartacei analizzati, numerosi supporti informatici «scandagliati» ad uno ad uno, cooperazione internazionale con USA, Inghilterra, Francia e Interpol, due arresti in flagranza di reato, 11 persone denunciate ed altrettante perquisizioni locali e domiciliari: questo il risultato dell’ «OPERAZIONE REAL LIFE» che ha visto la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia confrontarsi con nuovissime modalità di approvvigionamento di materiale pedopornografico on line.
Gli investigatori della Polizia Postale hanno arrestato in flagranza un cittadino italo-americano residente a Milano che archiviava nel proprio computer un’ingente quantità di materiale pedopornografico ed un cittadino italiano che tra l’altro deteneva illegalmente materiale esplosivo. La complessa indagine, che ha visto la collaborazione dei maggiori istituti creditizi nazionali ed internazionali e degli Internet Service Provider, ha richiesto l’analisi di numerosi estratti conto bancari e di carte di credito con un software avanzato appositamente studiato e realizzato dagli investigatori veneziani.
Attraverso complesse procedure gli indagati riuscivano a rendersi anonimi e in questo modo utilizzavano le proprie carte di credito per acquistare on line materiale illecito. L’operazione si è svolta nelle province di Venezia, Treviso, Belluno, Milano, Torino, Cuneo, Varese, Bologna, Roma e Napoli con la collaborazione degli Uffici della Polizia di Stato territorialmente competenti, per un totale di oltre 50 uomini.
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