19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Decreto Università

«PD ha detto no per tre motivi: taglio fondi, metodo decreto e misure al di sotto del necessario»

Lo afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda in merito al Decreto sull'università approvato oggi dal Senato

«Il Pd in Senato ha votato a favore di alcuni emendamenti migliorativi riformulati dalla maggioranza su nostra indicazione». Lo afferma il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda in merito al Decreto sull'università approvato oggi dal Senato.

«Il voto finale - continua Zanda - non poteva che essere contrario. Ciò per tre motivi di fondo. Innanzitutto perché il provvedimento non sana il taglio di un miliardo e mezzo di euro disposto dal governo con la manovra approvata nel luglio scorso. Un Paese in gravissima crisi di competitività come il nostro deve investire sull'università e sulla ricerca e non tagliare i loro fondi».

«Il secondo motivo che ha determinato il voto contrario del Pd - continua Zanda - riguarda il metodo del decreto legge scelto dal governo. Non si tratta l'università con i decreti legge costringendo il Senato a discutere e ad approvarli in mezzo pomeriggio. In sei mesi il Parlamento si è occupato di università solo due volte. Prima dell'estate per il taglio dei fondi di un miliardo e mezzo. E poi ieri pomeriggio per varare limitate e insufficienti misure tecniche. Il terzo motivo - conclude Zanda - è che gli interventi approvati nulla hanno a che fare con una vera riforma e sono certamente molto al di sotto di quel che sarebbe necessario all'Università italiana».