2 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Università

«Giusto il voto contrario questa volta non sono d'accordo con Nicola Rossi»

Dichiarazione del senatore del Pd, Stefano Ceccanti

«Questa volta non sono d'accordo col nostro collega Nicola Rossi». Così il senatore del Pd Stefano Ceccanti che aggiunge: «Quando, come nel caso dell'Università, ci si trova in ambiti decisionali dove ci sarebbe bisogno di riforme forti e sono invece proposti provvedimenti tampone, le forze di opposizione hanno certo il dovere prioritario di migliorare il più possibile il testo con emendamenti ben meditati».

«Ho peraltro personalmente qualche motivo di soddisfazione perché è stato anche approvato un mio emendamento, sostenuto dal Gruppo del Pd al Senato, che evita di estendere procedure concorsuali troppo complesse ai ricercatori a tempo determinato. A ciò - continua Ceccanti - si aggiungono anche le soddisfazioni collettive per le due battaglie del Gruppo sulla riapertura dei termini per i concorsi e sull'aver fatto ritirare l'emendamento della maggioranza con cui i professori parlamentari si sarebbero concessi di poter entrare nelle Commissioni, con un evidente conflitto di interessi».

«Tuttavia in casi come questi il voto finale può solo essere contrario per l'enorme divario tra le cose decise e quelle di cui ci sarebbe bisogno, che restano il parametro oggettivo di giudizio. Astensioni o, al limite, persino voti favorevoli, sono possibili solo su grandi riforme condivise o su interventi limitati in settori che abbisognano solo di quelli».

Conclude Ceccanti: «Ma il collega Rossi, che oggi secondo me ha espresso una valutazione sbagliata, sarà di grande aiuto per formulare le ambiziose proposte di riforma dell'università che il Paese attende dal Pd».