«Riaprire discussione su beni confiscati alla mafia»
Lo dice Tonino Russo, deputato nazionale e vice segretario regionale del Pd siciliano
«La presenza del Ministro Maroni in Sicilia è importante e l’inaugurazione di beni confiscati alla mafia, che tornano alla pubblica utilità, è un fatto enormemente significativo. Tuttavia ancora non riusciamo a capire perché il Governo Berlusconi ha deciso di smontare un pilastro portante della lotta alla mafia destinando i soldi dei beni confiscati, presumibilmente un miliardo di euro, alle spese correnti».
Lo dice Tonino Russo, deputato nazionale e vice segretario regionale del Pd siciliano, a seguito della inaugurazione del Giardino della memoria di san Giuseppe Jato nei terreni in cui fu tenuto sequestrato, ucciso e sciolto nell’acido Giuseppe Di Matteo per ordine di Giovanni Brusca.
«È sempre un fatto importante – continua Russo - quando lo Stato dimostra di saper restituire il maltolto al territorio che ne era stato illecitamente depredato. Sono segnali che incoraggiano chi lotta in prima linea contro la mafia e che rendono più forte nella percezione generale lo Stato e le sue istituzioni.
Per questo mi pare giusto invitare il Ministro Maroni ed il Governo a ripensare la destinazione dei soldi confiscati alla mafia provenienti da titoli, conto correnti bancari e postali.
Forse è venuto il momento - conclude Russo - di riaprire una discussione seria e attenta sui denari e sulle ricchezze sottratte alla mafia».