«Sommare raccolta firme per referendum a Ddl iniziativa popolare»
Dichiarazione del senatore del Pd Stefano Ceccanti
«La raccolta delle firme per l'abrogazione del decreto Gelmini può coincidere con la raccolta di firme per un Ddl di iniziativa popolare in cui si espongano, in modo organico, le proposte del Partito democratico sulla scuola». A lanciare l'idea è il senatore del Pd Stefano Ceccanti secondo cui «la battaglia referendaria per abrogare il decreto Gelmini offre l'opportunità per esprimere concretamente quel che il Pd propone, senza limitarsi semplicemente a dei no».
«Formulare i quesiti referendari non è semplice poiché la riforma della scuola, voluta dal governo e dalla sua maggioranza è in grandissima parte 'contenuta' nella Finanziaria di Giulio Tremonti (decreto 112/08) e la Costituzione proibisce ai cittadini di esprimersi sulle 'leggi tributarie e di bilancio'. Però nel decreto Tremonti c'è un punto referendabile: la trasformazione delle università in fondazioni e, nel decreto Gelmini, escludendo le norme manifesto come il voto in condotta, è possibile proporre l'abrogazione sulla reintroduzione del maestro unico alle elementari, questione referendabile perché si tratta di una modalità operativa ulteriore rispetto al decreto Tremonti. La sua abrogazione non determinerebbe una riduzione dei tagli, non è quindi assimilabile alle leggi di bilancio».
Ceccanti infine spiega che: «La raccolta delle firme per il referendum abrogativo del decreto Gelmini ha un senso, quella per il Lodo Alfano no. Poiché per quest'ultimo ci sono i ricorsi all'esame della Corte Costituzionale».
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