25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Tagli Scuola

Il vicepresidente Cersosimo incontra i sindacati confederali

Le parti hanno convenuto che i provvedimenti del Governo sulla scuola portano a forti e comuni preoccupazioni

I provvedimenti del Governo nazionale sulla scuola, in particolare i pesanti tagli agli organici degli insegnanti e del personale ATA programmati per i prossimi tre anni, il dimensionamento della rete scolastica regionale, l’attuazione del Piano regionale per le risorse umane 2008 e il bando pubblico regionale sui Laboratori musicali e scientifici pubblicato sul Bur del 30 ottobre 2008, sono stati al centro di un incontro, sollecitato dai sindacati confederali, che il vicepresidente della Giunta, Domenico Cersosimo, ha avuto con Gianfranco Trotta e Marilena Borrelli della Flc-Cgil, Ennio Guzzo e Giovanni Policaro della Cisl Scuola e Giovanni Rota dell’Uil.

Il vicepresidente Cersosimo e i sindacati hanno convenuto che i provvedimenti del Governo sulla scuola portano a forti e comuni preoccupazioni. Occorre arginare tale deriva per evitare un abbassamento della quantità e della qualità dell’offerta formativa nel Paese e, in particolare, nel sistema scolastico calabrese. La scelta di fondo del Governo non è affatto indirizzata a riformare e superare i limiti del sistema scolastico nazionale, ma è tesa esclusivamente a ridurre la spesa e alle esigenze macroeconomiche di contenimento indiscriminato degli investimenti pubblici decisi con la finanziaria pluriennale 2009-2011, approvata nell’agosto 2008. «Perciò, è determinante un comune impegno, pur nella distinzione dei ruoli - è stato detto nel corso dell’incontro - per evitare il più possibile contraccolpi negativi sulla scuola calabrese. Si è convenuto, inoltre, sulla necessità di completare l’attuazione del Piano regionale per le risorse umane 2008, concertato con le organizzazioni sindacali nello scorso mese di aprile, finalizzato al rafforzamento delle competenze degli studenti calabresi e al pieno ed efficace utilizzo delle risorse comunitarie».

Le decisioni del Governo, con il comma 4 dell’articolo 64 della legge 133 e l’art. 3 del D.L. 154, violano le prerogative della Regione e, quindi, contrastano con gli articoli 117 e 118 del titolo V della Costituzione. È per questi motivi che l’Ente ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale.
Riguardo alla conversione in legge del decreto 137/2008, che istituisce il maestro unico e riduce l’orario curriculare, Cersosimo e i sindacati hanno convenuto che si provocherà un ridimensionamento e un impoverimento della scuola pubblica. Saranno così penalizzate, soprattutto, le scuole del Mezzogiorno e della Calabria che rischiano ulteriori tassi di insuccesso formativo e di dispersione scolastica. Inoltre, verranno pesantemente penalizzati i ragazzi svantaggiati e i diversamente abili, anche a causa del sovraffollamento delle classi.

Per quanto concerne il dimensionamento scolastico si è concordato di esercitare un impegno congiunto e straordinario per rispettare i tempi previsti dal D.L. 154, entro il 30 di novembre 2008, a partire dalle conferenze provinciali che dovranno coinvolgere attivamente le organizzazioni sindacali territoriali. Le decisioni da assumere dovranno tenere conto dei parametri stabiliti dal D.L. 233/98 per l’acquisizione dell’autonomia scolastica, delle condizioni orografiche del territorio nelle aree montane e per avere una rete scolastica dell’offerta formativa equilibrata su tutto il territorio e che tenga conto dei disagi della mobilità e della qualità della didattica.