«Sul commissariamento Regioni proposta al ministro Fitto una soluzione praticabile»
Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo
Le Regioni italiane non cedono sull’idea del Governo di commissariare quelle che non saranno in grado di applicare alla lettera le decisioni sui tagli e gli accorpamenti delle scuole. «Siamo tutti d’accordo nel respingere questa scelta, incostituzionale e pericolosissima. Allo stesso tempo vogliamo dimostrare al mondo della scuola, ai genitori ed agli studenti che le Regioni hanno più senso di responsabilità del ministro Gelmini e che siamo disposti alla leale collaborazione come prevede la Costituzione. Per questo, oggi, nell’ufficio di presidenza della Conferenza delle Regioni, di cui la Calabria fa parte, abbiamo elaborato una soluzione praticabile e di buon senso, presentata al ministro Raffaele Fitto».
Lo ha annunciato il vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo, che ha confermato l’immutata posizione delle Regioni, che lo scorso 16 ottobre, per protesta, avevano abbandonato la riunione della Conferenza Unificata Stato-Regioni ed Autonomie Locali e che continuano a bloccarne i lavori, con un riflesso anche sui provvedimenti del Cipe.
«Il Governo non ha ritirato la proposta del commissariamento e da allora il conflitto istituzionale è rimasto aperto, con il rischio - ha osservato Cersosimo - che l’intero mondo della scuola si paralizzerà perché le famiglie non sapranno come comportarsi con le pre-iscrizioni, che scadranno il prossimo gennaio. Noi condividiamo le preoccupazioni delle nostre popolazioni e ci siamo impegnati a trovare una soluzione, che eviti al Governo di inserire in una legge il commissariamento delle Regioni. Per rendere applicabile il nuovo dimensionamento delle strutture scolastiche abbiamo chiesto al ministro Fitto di far slittare l’attuazione della norma all’anno scolastico 2009-2010. Ciò, permetterebbe la sottoscrizione di un’intesa con il Governo, dove si stabiliscono i criteri ed i parametri su cui decidere chiusure ed accorpamenti, tenendo conto dei reali bisogni presenti nei diversi territori. Il Governo deve riconoscere le difficoltà esistenti nelle aree montane o disagiate e la ricaduta dei costi, dal trasporto all’edilizia scolastica, che l’operazione porterà ad addossare a Regioni ed Enti Locali».
«Solo a queste condizioni, ritirando la decisione del Governo di commissariare le Regioni - ha concluso Cersosimo - possiamo dare la nostra disponibilità ad avere anche meccanismi di coercizione per risolvere i casi di palese inadempienza. La Costituzione non va mai piegata agli interessi di parte, soprattutto quando si parla di difendere i principio di civiltà come quelli dell’istruzione pubblica e dell’uguaglianza dei cittadini. Vogliamo educare gli studenti al rispetto della legge e come facciamo dopo ad accettare la violazione della carta fondamentale della Repubblica? Sarebbe un controsenso non solo etico ma sostanziale, toglieremo le fondamenta su cui costruire un futuro migliore per le giovani generazioni».
- 10/02/2019 Scuola, bufera sul Ministro Bussetti. Lega: «Frainteso», Opposizioni: «Si dimetta»
- 14/11/2018 Flat tax sulle ripetizioni e bonus per i migliori: la scuola secondo il ministro
- 30/03/2018 Calendario scolastico del prossimo anno: la prima campana suona il 10 settembre
- 22/10/2016 Renzi: «Un paese che taglia su docenti e studenti non ha futuro»