«Le pietre della violenza sulle donne»
Dichiarazione di Nirvana Nisi - Segretaria Confederale UIL
Lapidata in Somalia una donna di 23 anni, dichiarata adultera. Questa la notizia nella sua essenzialità ed ancora violenza sulle donne e orrore per l’ottusità con la quale questa viene esercitata e compiuta. È la nostra desolata constatazione a poco meno di un mese della giornata mondiale contro la violenza. Per i deboli non c’è futuro, a meno che non si intervenga con provvedimenti condivisi in modo globale contro ogni forma di persecuzione, discriminazione e brutalità consumate, il più delle volte, sotto l’egida della legalità costituita – religiosa o laica che sia.
Dire basta alla violenza sulle donne è luogo comune. È ora di agire investendo tutti gli organismi internazionali affinché tali barbarie cessino e venga riconosciuta alle donne la libertà di essere artefici e protagoniste della propria vita senza veti falsamente moralistici imposti da una cultura maschia che vede nelle donne un pericolo per il proprio personale concetto di potere.
Le donne della UIL sono in prima linea nella lotta alla violenza ed in particolare alla violenza sulle donne di cui la morte di Asha è l’ennesima, dolorosa manifestazione di stupidità animale.
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