20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Presidenziali USA

Neo-nazisti volevano uccidere Obama

Nel mirino altri 102 afroamericani

Volevano uccidere Obama. Daniel Cowart, 20 anni, e Paul Schlesselman, 18, lo hanno confessato agli agenti dell'Atf, che li avevano arrestati il 22 ottobre nella contea di Crocket, in Tennessee. Al momento della cattura avevano con se un fucile a canna lunga e uno a canna mozza e progettavano di assaltare un'armeria. Con le armi rubate intendevano fare irruzione in una scuola dello stato frequentata per lo più da ragazzi afroamericani; lì avrebbero aperto il fuoco su 88 studenti, mentre per altri 14 avevano pensato alla decapitazione. Il loro piano prevedeva poi una strage in giro per gli States, fino ad arrivare all'obiettivo finale: Barack Obama. Il candidato Democratico doveva essere il loro capolavoro, a lui avrebbero sparato dai finestrini della loro auto in corsa. Fra i particolari rivelati alle forze dell'ordine, l'abbigliamento scelto per l'occasione: smoking bianco con tanto di cappello.

Nel dossier presentato al tribunale si legge che «entrambi hanno dichiarato di sapere che sarebbero morti durante l'attacco e che volevano così». Le accuse a carico dei due nazi sono detenzione d'armi non registrate, cospirazione per derubare un rivenditore d'armi autorizzato, minacce a un candidato presidenziale, ma le indagini proseguono e nuovi capi d'imputazione potrebbero essere aggiunti alla lista. L'agente Cavanaugh, che si è occupato dell'arresto, ha dichiarato che non ci sono prove o indizi che lascino supporre il coinvolgimento di altre persone. «A me - ha detto l'agente- sono apparsi determinati. E anche se non fossero riusciti a uccidere il senatore Obama, si sarebbero sicuramente lasciati dietro una scia di sangue e di dolore».

Dall'entourage di Obama non sono giunti commenti. E comunque, per quanto fantasioso e assurdo possa sembrare il progetto, è la seconda volta nel giro di due mesi si parla di un attentato ai danni del senatore democratico. Barack Obama è l'unico candidato, nella storia delle elezioni americane, cui sia stata fornita la tutela dei servizi segreti fin dall'inizio. Al momento il suo livello di protezione è secondo solo a quello del presidente

Certo è che, a prescindere dalla concretezza della minaccia che sarà verificata nei prossimi giorni, è stato difficile per gli americani, e non solo, non accostare il carismatico leader democratico ai grandi del passato, vittime di attentati, primo fra tutti il presidente John F. Kennedy.

I.G.