Israele: avviate le procedure per le elezioni anticipate
Il presidente israeliano, Shimon Peres, ha avviato la procedura per le elezioni anticipate dopo il fallimento delle trattative
Il presidente israeliano, Shimon Peres, ha avviato la procedura per le elezioni anticipate dopo il fallimento delle trattative, condotte dal ministro degli Esteri, Tzipi Livni, per la formazione di un nuovo governo di coalizione.
«Dopo avere consultato tutti i rappresentanti dei partiti, non vedo la possibilità di formare un governo», ha scritto Peres in una lettera alla presidenza della Knesset, il Parlamento. Spero – continua il presidente israeliano – che «questo sia il momento per la Knesset e per il sistema politico di fare un'analisi approfondita».
«Non e' mai troppo tardi per individuare gli errori», afferma Peres nel suo intervento davanti al Parlamento, secondo il quale «nei prossimi giorni Israele entrera' in un periodo elettorale decisivo: questo e' il primo test immediato prima della scelta del popolo». Per questa ragione, esorta il presidente, «Israele deve restare forte e se condannato a combattere deve essere in grado di essere vittorioso su ogni nemico che incroci la nostra strada».
Dopo la rinuncia di Tzipi Livni alla formazione di una nuova coalizione di governo, i sondaggi israeliani premiano il partito Kadima del ministro degli Esteri ma confermano le distanze esigue con il Likud di Benjamin Netanyahu, in grado di ribaltare la situazione.
Secondo un'inchiesta popolare della Dahaf Research Institute, Kadima otterrebbe 29 seggi alla Knesset, gli stessi occupati attualmente, contro i 26 del Likud. Un sondaggio Tns Teleseker attribuisce invece a Kadima 31 seggi contro i 29 del Likud. Nonostante la pioggia di sondaggi, per sapere come andrà realmente a finire bisognerà aspettare l’esito del voto che dovrebbe tenersi entro il marzo del 2009.
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