28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Protezione Civile

Esercitazione «Ticino ’08»

Verificate nella provincia di Pavia e di Alessandria le capacità decisionali in emergenza della catena di comando e di controllo

Per accertare le capacità di risposta del sistema di difesa civile del nostro Paese, sono stati simulati in un’esercitazione denominata ‘Ticino ’08’ alcuni scenari apocalittici: il diffondersi di un’intossicazione da botulino e un incidente chimico in autostrada con la formazione di una nube tossica.
La simulazione si è svolta il 13 e 14 ottobre e ha coinvolto le prefetture di Alessandria e Pavia nell’ambito del programma nazionale delle esercitazioni di difesa civile del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. In collaborazione con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, è stata organizzata d’intesa con il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e il Centro antiveleni di Pavia.

L’esercitazione, della quale non sono state fornite in anticipo informazioni ai partecipanti, intendeva constatare le capacità decisionali degli alti gradi nella catena di comando e di controllo, sia a livello centrale che a livello periferico, nella gestione di un evento non convenzionale.
Sono state in questo modo monitorate le capacità di valutazione dello scenario di emergenza, lo scambio di informazioni a livello istituzionale e la gestione dei rapporti con la popolazione, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione delle notizie critiche che, comunque, devono pervenire ai cittadini.

La situazione di crisi ha avuto inizio con il diffondersi di un’ intossicazione da botulino, di origine sconosciuta, che ha coinvolto Pavia e poi, in misura ridotta, anche Alessandria. Ritenuto inizialmente di natura alimentare, l’avvelenamento è stato poi ricondotto a una matrice terroristica. Infine, un incidente chimico in autostrada ha causato il rilascio di una nube tossica che ha coinvolto una zona periferica di Alessandria.

Le due prefetture hanno lavorato in videoconferenza collegate con la Commissione interministeriale tecnica della difesa civile, riunita nella centrale d’allarme di Montelibretti, e l’unità di crisi presso il Centro situazioni del Dipartimento di P.S. al Viminale.
I piani provinciali di difesa civile e antiterrorismo, le procedure per il trasporto della scorta nazionale antidoti, la consultazione e la dinamica del processo decisionale sono stati ampiamente messi alla prova.

L’impegno di tutti gli attori coinvolti ha evidenziato il buon livello di preparazione delle strutture e la validità delle procedure attivate. Gli aspetti di criticità emersi saranno analizzati in una serie di incontri fra le amministrazioni interessate.