Territorio e buon governo, interventi di Marrazzo, Manciulli e Cuperlo
Il presidente della Regione Lazio, il segretario regionale toscano del Pd e il deputato del Partito Democratico a Fiesole per il convegno «Il territorio come capacità collettiva»
Il presidente della Regione Lazio, il segretario regionale toscano del Pd e il deputato del Partito Democratico a Fiesole per il convegno «Il territorio come capacità collettiva».
«Roma in questo momento non ha bisogno di essere chiusa in una Roma Capitale nel raccordo anulare: è un follia». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo intervenendo al convegno su «Il territorio come capacità collettiva» organizzato a Fiesole.
Marrazzo si è poi concentrato sulla crisi finanziaria che sta colpendo l'intero pianeta: «Penso che questo sia il momento della responsabilità di chi governa – ha detto – è venuto il momento di dividere i ruoli: chi fa finanza si occupi di finanza, i manager facciano il loro mestiere e non si occupino di politica, e chi fa politica si prenda il compito di essere il punto di riferimento per i cittadini, che in questo momento sono spaesati».
Il suo discorso si è poi spostato su Fiumicino: «Dei 200 milioni di passeggeri che si sono mossi fino ad oggi nel Mediterraneo 36 milioni sono stati intercettati da Fiumicino: ora si parla tanto dello sviluppo dell'aeroporto e di chi debba decidere in merito, io dico solo che c'è bisogno di regole».
Sul tema del convegno, ovvero il territorio, Marrazzo ha affermato che «il protagonismo dei territori deve essere politico ed economico: la crisi che il mondo sta vivendo deve essere vissuta come una potenziale scossa per il Paese, a partire proprio dai territori».
«La crisi finanziaria dentro cui oggi ci troviamo aveva già avuto qualche annuncio nel recente passato: ora dobbiamo affrontarla. Nell'economia locale c'è esigenza di ritorno alla produttività e a un'economia più reale». Queste invece le parole del segretario regionale toscano del Partito Democratico Andrea Manciulli, che ha preso parte al convegno di Fiesole.
«Ora c'è bisogno di innovazione e di riforme – ha continuato Manciulli – e la Toscana si sta attrezzando per farlo. Pensare che si possa rispondere a questa crisi solo su base comunale è uno sbaglio: serve una pianificazione che allarghi il suo campo, e che vada oltre i Comuni». Per Manciulli, il territorio «deve essere programmato su area più vasta: si deve decidere insieme e favorire gli strumenti affinché queste decisioni siano le più veloci possibile».
«Siamo un Parlamento che in questo momento non fa le leggi, ma che si limita ad approvare i decreti del Governo: in 5 mesi di legislatura, a parte la conversione dei decreti e l'approvazione di leggi di diretta impostazione del Governo, abbiamo approvato una sola legge di iniziativa parlamentare». È quanto ha affermato il deputato del Partito Democratico Gianni Cuperlo, anche lui intervenuto al convegno di Fiesole. Concentrandosi sul territorio, Cuperlo ha ricordato come «gli europei non considerano la loro terra solo come un accidente della vita, un luogo in cui è capitato di nascere, ma qualcosa di più, un insieme di radici ed identità. Anche il buon governo del territorio non deve avere a che fare solo con la sfera amministrativa, ma con qualcosa che va oltre».