USA: la notte dei Vice
Attesa per il duello Tv tra Joe Biden e Sarah Palin
Dopo il primo duello tv tra Barack Obama e John McCain, ora è la volta dei loro vice: Joe Biden e Sarah Palin. Saranno loro a dar vita ad uno degli appuntamenti più attesi di questa campagna elettorale americana. Alle 20 di giovedì (in Italia saranno le 3 di venerdì mattina), una larga fetta del Paese si sintonizzerà sull'imprevedibile confronto alla Washington University di St. Louis.
A un mese dall'Election Day del 4 novembre, l'appuntamento dei candidati alla vicepresidenza potrebbe essere decisivo. Soprattutto per la parte Repubblicana. Il cosiddetto «effetto Palin», che solo qualche settimana fa aveva scosso i sondaggi facendo risalire McCain, ora rischia di dare il colpo di grazia alla campagna dei repubblicani. Sarah Palin, con le imbarazzanti interviste rilasciate nei giorni scorsi, è riuscita non solo a polverizzare la fiducia che i sondaggi gli affibbiavano ma anche a perdere l'iniziale sostegno dei commentatori repubblicani tanto da indurre Kathleen Parker a chiedere, dalle colonne della National Review, la rinuncia alla candidatura «per il bene del Paese».
Un sondaggio Associated Press-Gfk ha rilevato come ormai solo il 25% degli elettori potenziali ritiene Palin in grado di assumere, se necessario, la carica di presidente. Una caduta a picco, se si pensa che a inizio settembre era il 41%.
Ambiente, economia, politica estera. Il rischio dell'ennesimo scivolone potrebbe essere in agguato in qualsiasi momento e una gaffe in prima serata davanti a milioni di americani potrebbe fare impazzire sia McCain, sia il sito di scommesse online Intrade, che già da qualche giorno punta sul ritiro della candidatura della governatrice dell'Alaska.
Tuttavia per una che fino all'anno scorso non aveva il passaporto e che è convinta che scorgere le coste russe dai confini dell'Alaska sia sufficiente a far da curriculum, la politica estera sarà il territorio più insidioso. Soprattutto perché è anche il territorio in cui il democratico Biden si muove con più scioltezza e determinazione.
Il vice di Obama può contare inoltre sugli ultimi confortanti dati sulle intenzioni di voto. Il recente sondaggio condotto dall'emittente americana Cbs ad esempio suggerisce che, se le elezioni si tenessero oggi, Obama otterrebbe il 50 per cento dei voti contro il 41 per cento del rivale repubblicano John McCain. Nove punti di vantaggio. Il margine più significativo mai registrato fino a questo momento da Cbs.
Non è tuttavia il voto popolare a decidere la corsa per la Casa Bianca, ma il risultato nei singoli Stati dell'Unione. Ancora più importante è quindi il dato relativo ad alcuni 'swing states' come la Florida e l'Ohio, le chiavi delle ultime due vittorie repubblicane nel 2000 e nel 2004. I sondaggi condotti negli ultimi giorni suggeriscono che il vento è girato e Obama ora è in testa e McCain arranca.
Stasera però l'attenzione non sarà per il giovane senatore dell'Illinois o l'attempato collega dell'Ariziona. Ora tocca ai loro numeri due. L'esperto senatore della costa atlantica che affronta la governatrice arrivata dalla frontiera pacifica dell’Alaska. 90 minuti di show per l'unico appuntamento che vedrà protagonisti i due vice. Il duello che più di ogni altro del passato ha catalizzato l'attenzione del pubblico e dei media. In attesa della replica dei «big», il prossimo 7 ottobre.
G.R.
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