19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
La Normativa europea sulle emissioni auto

Prestigiacomo: «Con le normative europee su auto e clima rischio di prezzi altissimi senza vantaggi per l'ambiente»

«Il Governo pone la salvaguardia dell'ambiente fra i suoi obiettivi primari e rispetta gli impegni internazionali che il nostro paese ha assunto»

Intervenendo stamani all'assemblea dell'ANFIA il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha affermato che «il Governo pone la salvaguardia dell'ambiente fra i suoi obiettivi primari e rispetta gli impegni internazionali che il nostro paese ha assunto. Riteniamo però che questi impegni debbano essere equi e per essere tali – e percepiti come tali dall'opinione pubblica e dalle categorie produttive – devono rispettare un principio: quello che chi più inquina, più paga. Purtroppo in passato gli oneri che il Governo Italiano ha assunto in questa materia non hanno tenuto nel dovuto conto questo principio e si sono rivelati penalizzanti per il nostro sistema produttivo, che è fra i meno inquinanti del continente».

«Oggi sono in discussione in Europa – ha proseguito il Ministro - due importanti provvedimenti, il pacchetto energia e la direttiva sulle emissioni delle auto, che indicheranno gli impegni dei vari paesi, e quindi dell'Italia, fino al 2020. E' un negoziato che noi abbiamo trovato in fase avanzata e con una prospettiva pesante per l'Italia sia sul fronte dei costi dei tagli di emissioni di Co2 per le imprese, che su quello della normativa specifica per le auto. Si delinea infatti una iniziativa unilaterale dell'Europa che imporrebbe prezzi altissimi alle economie continentali, specie al alcune fra queste come la nostra, a fronte di trascurabili effetti globali sull'emergenza clima. In particolare per l'industria automobilistica italiana che produce le vetture meno inquinanti d'Europa, si rischia il paradosso con una pesantissima penalizzazione a vantaggio delle imprese di altri paesi che producono automobili più inquinanti.

«Il nostro impegno di queste settimane, in vista delle prossime scadenze comunitarie, - ha sottolineato Stefania Prestigiacomo - è quello di indurre l'Europa ad apportare a questi provvedimenti quei correttivi che li rendano al contempo più utili all'ambiente e più equi. E quindi meno onerosi per il nostro paese. Chi più inquina, più deve pagare, perché solo con questa formula possono essere accettati sacrifici. Perché ritenuti equi. E sarebbe opportuno essere coesi nel difendere questa impostazione. Quel che posso assicurare è insisteremo nel chiedere le modifiche al provvedimento nella direzione che ho indicato. Anche il Presidente Berlusconi segue con la massima attenzione questa problematica e si farà interprete delle istanze del nostro paese nel prossimo consiglio europeo».