18 aprile 2024
Aggiornato 08:00
«Siamo all'impunità stabilita per legge. Serve dura opposizione»

«Dopo il Lodo Alfano, ecco il Lodo Consolo»

Dichiarazione di Giovanni Russo Spena, responsabile dipartimento Giustizia PRC

Dopo il lodo Alfano, che serviva solo a bloccare i processi in corso a carico del premier e a salvaguardare le alte cariche dello Stato, adesso serve un «lodo Consolo» per il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, di cui Consolo è pure avvocato.
Il lodo Alfano è di per sé incostituzionale e raccoglieremo le firme per bocciarlo con una consultazione referendaria. Ma non basta.

Oramai siamo arrivati al ripristino per vie traverse dell«immunità parlamentare e alla giustizia fatta in casa per tutto il governo Berlusconi. Un giochetto sin troppo facile, ma anche vergognoso. Mentre il governo individua nei rom, nei nomadi e negli extracomunitari tout court la nuova emergenza criminale, dimenticandosi delle vere, vecchie e nuove, mafie, Berlusconi e Alfano ora vogliono salvare anche i loro ministri, con norme ad hoc.

«Tutto in famiglia», dunque, è l'ultima trovata in nome dell'impunità per pochi, i ministri del governo, e cioè uno scudo protettivo per fermare i processi.

Contro l'impunità garantita per legge e anche contro il continuo tentativo di mettere la museruola ai magistrati che indagano sui rapporti tra politica e affari, l'opposizione del Prc e, speriamo, di tutta la sinistra sarà durissima.