«Dopo il Lodo Alfano, ecco il Lodo Consolo»
Dichiarazione di Giovanni Russo Spena, responsabile dipartimento Giustizia PRC
Dopo il lodo Alfano, che serviva solo a bloccare i processi in corso a carico del premier e a salvaguardare le alte cariche dello Stato, adesso serve un «lodo Consolo» per il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, di cui Consolo è pure avvocato.
Il lodo Alfano è di per sé incostituzionale e raccoglieremo le firme per bocciarlo con una consultazione referendaria. Ma non basta.
Oramai siamo arrivati al ripristino per vie traverse dell«immunità parlamentare e alla giustizia fatta in casa per tutto il governo Berlusconi. Un giochetto sin troppo facile, ma anche vergognoso. Mentre il governo individua nei rom, nei nomadi e negli extracomunitari tout court la nuova emergenza criminale, dimenticandosi delle vere, vecchie e nuove, mafie, Berlusconi e Alfano ora vogliono salvare anche i loro ministri, con norme ad hoc.
«Tutto in famiglia», dunque, è l'ultima trovata in nome dell'impunità per pochi, i ministri del governo, e cioè uno scudo protettivo per fermare i processi.
Contro l'impunità garantita per legge e anche contro il continuo tentativo di mettere la museruola ai magistrati che indagano sui rapporti tra politica e affari, l'opposizione del Prc e, speriamo, di tutta la sinistra sarà durissima.
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