29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Riforma della Scuola

Ghizzoni: «Con il piano Gelmini è più debole e lontana dall’ Europa»

Meno docenti e meno personale ATA, meno ore di tempo trascorse a scuola, meno insegnamenti in ogni scuola di ordine e grado

«Non avevamo dubbi che il piano Gelmini fosse caratterizzato dal segno meno, dato l’obbligo di ottemperare ai tagli imposti dalla manovra estiva che ammontano a poco meno di 8 miliardi di euro. Tradotta nel piano quella cifra significa meno docenti e meno personale ATA, meno ore di tempo trascorse a scuola, meno insegnamenti in ogni scuola di ordine e grado. Suona beffardo il riferimento alla «conferma dei livelli occupazionali del personale a tempo indeterminato»(ci mancherebbe solo rimettere in discussione persino questo!): insomma, per il Governo non tema il personale di ruolo, mentre le migliaia di precari che ogni giorno fanno funzionare la scuola e ai quali affidiamo l’istruzione e la tutela dei nostri figli si arrangino. Questa è l ’Italia del Popolo delle Libertà». Lo dichiara la capogruppo in commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni.

«Il piano, presentato in queste ore ai sindacati – prosegue Ghizzoni - è contrario alle indicazioni dell’Ocse, cioè «mantenere o incrementare gli attuali livelli di spesa per l’istruzione e migliorarne l’efficacia». Efficacia che non si ottiene certo investendo una parte residuale dei tagli (il 30%). I dati Ocse sull’istruzione indicano che l’Italia spende in media come gli altri Paesi, ma investe meno nei segmenti di istruzione proprio dove si registrano le maggiori criticità, cioè la scuola secondaria e l’ Universitaria. E il Governo che fa? Riduce le ore di lezione delle scuole superiori, perché il «Governo del fare» non ammette che si perda tempo sui banchi e sulle cattedre. Alla faccia della società della conoscenza.

«Ci aspettiamo – conclude - che il testo arrivi prestissimo all’attenzione della commissione Cultura, per poterlo discutere nel merito e in ogni sua singola parte, al di là delle roboanti rassicurazioni del ministro».