Garagnani: «Il ritorno del voto in condotta rompe con il decennale lassismo della scuola italiana»
«Occorre dare atto al ministro Gelmini dell’impegno con cui si accinge ad introdurre nella scuola italiana quegli elementi di serietà, rispetto della persona e di coscienza civica»
«Il provvedimento adottato in sede del Consiglio dei Ministri a favore del voto in condotta, determinante per la promozione alla classe successiva del corso di studi, rompe in modo definitivo e positivo il tradizionale lassismo che ha caratterizzato per decenni la scuola italiana vittima di una cultura di sinistra che si e’ fatta promotrice in questi anni di un lassismo totale che e’ spesso sconfinato in una sorta di nichilismo estremamente diseducativo per le giovani generazioni».
Lo ha dichiarato il deputato del PDL Fabio Garagnani, commentando il disegno di legge sulle disposizioni in materia di istruzione, università e ricerca’, approvato dal Consiglio dei Ministri.
«Occorre dare atto al ministro Gelmini dell’impegno con cui si accinge ad introdurre nella scuola italiana quegli elementi di serietà, rispetto della persona e di coscienza civica che sono stati disattesi ultimamente con risultati evidenti a tutti e culminati in episodi di violenza gratuita alle persone e alle cose e di totale mancanza di rispetti verso l’altro. Anche se bisogna evitare generalizzazioni improprie, la scuola italiana ha bisogno di un recupero di valori forti e di idealità che non possono essere lasciati alla coscienza del singolo docente ma che debbono servire di stimolo anche attraverso sanzioni alle giovani generazioni nella consapevolezza che accanto ai diritti esistono anche imprescindibili doveri nei confronti della collettività di cui si fa parte, al di la dell’aspetto tecnico del voto in condotta credo che occorra valutare in modo positivo la ratio del provvedimento».
- 10/02/2019 Scuola, bufera sul Ministro Bussetti. Lega: «Frainteso», Opposizioni: «Si dimetta»
- 14/11/2018 Flat tax sulle ripetizioni e bonus per i migliori: la scuola secondo il ministro
- 30/03/2018 Calendario scolastico del prossimo anno: la prima campana suona il 10 settembre
- 22/10/2016 Renzi: «Un paese che taglia su docenti e studenti non ha futuro»