29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
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AOL Istant Messanger, storia di una chat e della fine di un'era (di internet)

AOL Istant Messanger sarà cancellata a partire dal 15 dicembre 2017. Per alcuni si tratta della fine di un'era per i primi utenti di internet

ROMA - Probabilmente tra 20 anni neppure ci ricorderemo dei bot che appaiono come ‘nuvolette di Fantozzi’ sul fondo della schermata dei siti web, proprio lì, in basso a destra. Oggi, 20 anni sono un tempo sufficientemente lungo per permettere alla tecnologia di ribaltare qualsiasi paradigma che pensiamo di conoscere. Aim, AOL Istant Messanger, 20 anni di carriera è riuscita a farseli, benché - come dicono spesso i nostri nonni nei loro racconti - «fossero altri tempi».

Addio alla chat AOL Istant Messanger
Forse le generazioni più giovani neppure se la ricordano Aim. AOL Istant Messanger, lanciata nel 1997, era uno dei servizi chat più utilizzati quando ancora si comunicava solo con il computer: non esistevano né smartphone, né tablet. E così, con l’ascesa del touch screen, dell’intelligenza artificiale e di comunicazioni sempre più istantanee e in tempo reale, Aim è stata soppiantata dalle ‘produttive’ Telegram, Messanger e Snapchat (solo per citarne alcune).

Un po’ di storia
Lo sviluppo di AIM cominciò nel 1994; una primissima versione funzionale del programma venne inaugurata nel 1995 per i soli dipendenti di AOL; l'apertura del programma al largo pubblico si ebbe solo nel mese di maggio del 1997. Sin dalla versione 2.0 AIM ha incluso, oltre alla normale messaggistica utente-utente, la possibilità di avere vere e proprie chatroom e la funzionalità di condivisione file con i propri contatti tramite tecniche di tipo peer-to-peer. La versione 4.3 ha introdotto la memorizzazione della lista dei contatti sui server di AOL ed ha consentito di avere fino ad un massimo di 200 utenti nella propria lista contatti. Inoltre a partire dalle versioni 4.x il client AIM per Microsoft Windows ha reso disponibile la possibilità di effettuare giochi contro altri utenti tramite il motore Wild Tangent. Altre versioni consentirono le videoconferenze, le funzionalità di blocco degli utenti e altro ancora.

Il successo
Cosa rese Aim così famosa? Il successo del servizio di chat della America On Line si basava anche sul fatto che il sistema era multipiattaforma e in grado di interfacciarsi anche con altri servizi di società come Google e Apple. Tra le compatibilità della chat, a partire dal 2000 Aim e ICQ, grazie allo stesso protocollo di comunicazione, funzionavano in modo tale che gli utenti potevano aggiungersi vicendevolmente ai due servizi con il fine della comunicazione in tempo reale. Solo dieci anni fa, precisamente nel 2006, negli Stati Uniti su Aim era concentrata poco più della metà del mercato della messaggistica istantanea, ma poi il declino è stato inesorabile con l’arrivo di servizi come Skype prima, e WhatsApp poi. E così, allo stesso modo di Yahoo Messenger e Microsoft Messenger, servizi che hanno lasciato il posto ad applicazioni più evolute, per Aim è arrivato il momento di chiudere i battenti con data già fissata per il prossimo 15 dicembre del 2017.

La fine di un’era
Ma AOL Istant Messenger non è stata solo una chat, semplicemente. Ha contribuito a creare un vero e proprio linguaggio di uso comune che, probabilmente, anche i più giovani oggi ricordano e usano. Pensate all’abbreviazione «Lol», per «laughing out loud» (ridendo forte) che, forse, ancora nel nostro tempo usiamo di volta in volta tra gli amici, seppur impropriamente. Aim, di fatto, può essere considerata la chat pioniera delle nuove tecnologie, responsabile del nostro cambiamento culturale. Per alcuni analisti che sono nati e cresciuti con il suo sviluppo, si tratta della «fine di un’epoca per la prima generazione di utenti di internet».