Da Bologna arriva l'app che fa la raccolta differenziata al nostro posto
L'app, sviluppata a Bologna, riconosce ciò che stiamo per gettare tramite il codice a barre e ci dice dove gettarlo

BOLOGNA - Quest’anno la raccolta differenziata compie 20 anni e malgrado diverse città italiane siano ancora restie ad adottare questa buona pratica, restando completamente allo stato brado sommerse dall'immondizia, di fatto il Belpaese è passato dal 9% dei rifiuti raccolti con la differenziata nel 1997 al 50% del 2015. Un ottimo risultato. Sale soprattutto la raccolta di plastica che nel 2016 ha raggiunto, infatti, le 960mila tonnellate. Sicuramente resta ancora molto da fare: è ancora troppo frequente passeggiare tra le vie ciottolate delle nostre città storiche e trovarle invase di spazzatura, accatastata ai lati, come in una discarica.
L’app che ci aiuta a fare la differenziata
Junker, a proposito, è un’app che promette di fare la differenziata al posto nostro. Sviluppata da un gruppo di ragazzi bolognesi, ci pone al riparo da quegli errori un po’ tipici di chi fa la differenziata per la prima volta. Con un solo clic riesce a riconoscere ciò che stiamo per gettare e dirci dove gettarlo. Il tutto in relazione al nostro territorio di riferimento (le normative cambiano di Comune in Comune) grazie alla geolocalizzazione.
Come funziona l’app
L’app, una volta installata sullo smartphone, scansiona il codice a barre presente sull’etichetta del prodotto grazie a un database di oltre un milione di prodotti. Riconosce le varie componenti (ad esempio cartoccio, etichetta e tappo di una confezione di succo di frutta) e indicherà dove vanno a finire tutti gli elementi. L’app è in continuo aggiornamento: l’utente, infatti, nel caso in cui il prodotto non si trovi all’interno del database, può scattare una foto e inviarla al team di Junker per chiedere informazioni. Grazie all’app si possono, inoltre, ricevere indicazioni dal proprio Comune su eventuali cambi di normativa e informazioni utili per il ritiro della spazzatura.
Le città coinvolte
Il problema della spazzatura, in Italia, è ancora molto sentito, benché il nostro Paese sia uno dei più virtuosi a livello europeo tanto che la città di Milano, nel 2016, è stata seconda migliore città d’Europa nella raccolta differenziata, dopo Vienna, con il 54% di raccolta. Le abitudini potrebbero nuovamente cambiare grazie al recepimento della nuova norma sui Waste Visual Elements, che impone alle città di avere i cassonetti per la raccolta differenziata con lo stesso aspetto e le stesse icone. Intanto Junker è attiva in tutta l’Emilia Romagna e in alcuni comuni di Lombardia, Toscana, Lazio e Sicilia.
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