29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
industria 4.0

iDROwash: «Abbiamo unito tradizione e digitale perchè l'innovazione serve davvero»

iDROwash è una tecnologia capace di pulire qualsiasi tipo di superficie semplicemente utilizzando acqua a pressione, anche piovana. Loro si sono fatti pubblicità grazie a Facebook. Un modello virtuoso da seguire per innovare la tradizione

VERONA - Una tecnologia innovativa, ma soprattutto sostenibile di cui quell’Italia fatta di centri e periferie insudiciate ha tanto bisogno. E pensare che loro, Alessandro e Marco Florio, fratelli, il settore dell’edilizia lo conoscevano solo indirettamente, grazie all’esperienza tramandata dal nonno. La voglia di coniugare la tradizione al digitale, tuttavia, li ha spinti a fondare la loro startup iDROwash attraverso cui hanno sviluppato una tecnologia capace di pulire tutte le superfici, da quelle dei cancelli alle mura dei supermercati.

Da programmatori a eroi del pulito
«Io e mio fratello siamo programmatori informatici - ci racconta Alessandro - ma grazie al lavoro di nostro nonno che si occupava della manutenzione degli edifici abbiamo capito che questo settore doveva essere innovato. In particolare ci siamo concentrati su tutto ciò che riguarda l’estetica degli edifici e la loro pulizia. Ci siamo chiesti se la tecnologia e il digitale avessero potuto fare qualcosa anche per colmare la crisi di questo settore».

Cos’è IdroWash
E così che nasce iDROwash. I due fratelli studiano, si licenziano dal loro precedente lavoro e mettono a punto il primo attrezzo capace di pulire di tutti i tipi di superficie usando soltanto acqua a pressione, senza nessun tipo di detergente. Una soluzione innovativa ed ecosostenibile e che, inoltre, permette di risparmiare non solo denaro, ma ridurre sensibilmente l’inquinamento. E così via lo sporco da muri, cancelli, cortili e parcheggi, quelle strutture che, spesso abbandonate a se stesse, diventano preda di vandali. Con un valore aggiunto, un occhio di riguardo verso l'ambiente che ci circonda.

Il potere di Facebook
Ma uno dei punti fondamentali della loro storia non è soltanto la tecnologia, ma come Alessandro e Marco sono riusciti a portare l’innovazione in un settore se vogliamo anche obsoleto che quasi è in antitesi con le soluzioni di oggi. E l’hanno fatto con Facebook. «Siamo partiti da zero in questo settore - ci dice Alessandro -. Non avevamo dei modelli da seguire e ci siamo mossi un po’ a vista pubblicizzando il nostro lavoro attraverso uno strumento che è davvero molto utile, Facebook». Post, foto, video. Tutto il materiale possibile per attrarre clienti. «L’interesse è stato tanto e abbiamo ricevuto richieste da più di 40 paesi nel mondo». E i numeri lo confermano. Loro, che nascono nel 2013, nel 2014 hanno già un fatturato di 100mila euro e il 90% dei loro clienti arriva proprio da Facebook. Quel digitale verso cui molte imprese sono avvezze, allora, può davvero cambiare le cose. Come Alessandro e Marco l'hanno fatto con l'edilizia e la manutenzione, un calzolaio potrebbe farlo con la propria boutique, riprendendo e pubblicizzando un'arte che solo in pochi ancora conoscono.

Gli eroi del pulito
Però ad Alessandro e Marco tutto questo non basta. Proprio loro che hanno lasciato una carriera da programmatori per sporcarsi le mani, come fanno tante persone, svolgendo lavori che, oggi, sono considerati erroneamente troppo umili. «Stiamo lavorando su un progetto divulgativo che si chiama ‘Gli eroi del pulito’ - ci racconta ancora Alessandro -. Una raccolta di esperienze di tutti quegli operatori che puliscono ciò che ci circonda e di cui nessuno parla. Ma la cosa più importante per noi è far capire che il digitale non è un volano, che può essere davvero utile per tutte quelle imprese che si trovano in difficoltà. Per tutte le aziende oggi la parola d’ordine è innovare. Spesso, tuttavia, non siamo a conoscenza di esempi virtuosi dai quali prendere spunto per dare un’accelerata alle nostre imprese. Ecco, noi vogliamo fare proprio questo: far capire che tradizione e digitale possono combaciare, per il bene di tutti».