27 agosto 2025
Aggiornato 21:00
l'intervista

Andrea (Jobyourlife): «Team, rischio e cultura del fallimento: il mio modo di fare startup»

Una startup che oggi dà lavoro a decine di persone e si pone come obiettivo di aiutare la community a essere assunta. I segreti di Andrea De Spirt, CEO di Jobyourlife

MILANO - Oltre un milione di utenti iscritti sulla piattaforma, due sedi - una a Milano e una a Cagliari -, un’azienda che conta ben 25 dipendenti e un numero di colloqui effettuati grazie a questa startup pari a 150mila. Sono questi i numeri di Jobyourlife, il più grande network professionale italiano che ha da poco lanciato la sua app per mobile sia in versione iOS che Android. Un successo raro di questi tempi, per una startup che oltre a dare lavoro, si pone come obiettivo proprio quello di far assumere la propria community. Dopo aver ricevuto un ammontare di finanziamenti pari a 1,8 milioni di euro ed essere stata riconosciuta come una delle più promettenti startup di recruiting a livello europeo, Jobyourlife è pronta a continuare la conquista. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Andrea De Spirt, fondatore e CEO, per capire come si arriva così in alto.

Jobyourlife è ormai una realtà consolidata con oltre un milione di iscritti e 25 dipendenti. Qual è il segreto per raggiungere una stabilità di questo tipo quando si fa startup?
La stabilità in questo lavoro secondo me non esiste. Bisogna saper convivere con l’instabilità. Ovvio, Jobyourlife è cresciuta molto negli ultimi anni e sono sicuro che abbiamo fatto per adesso un ottimo lavoro, ma non me la sento di dire che abbiamo trovato stabilità. Fare impresa è rischio e il rischio non è mai stabile.

Come siete stati aiutati nella vostra impresa? Sareste riusciti a raggiungere gli stessi risultati senza i finanziamenti?
Assolutamente no. I finanziamenti ci hanno permesso di fare tutto quello che abbiamo adesso e di avere un vantaggio competitivo enorme rispetto a tante altre startup del nostro settore. Il nostro business ha bisogno sia di aziende che di utenti per funzionare e questo processo comporta costi notevoli.

Come ci si sente a poter dar così tanto lavoro nel digitale?
Noi siamo una realtà che oltre a dare lavoro, di lavoro facciamo assumere persone. E’ una cosa stupenda, soprattutto quando c’è la felicità di una persona che è stata assunta. E’ la nostra missione e la prendiamo con tanta passione ma allo stesso tempo molto seriamente.

Quali sono i vostri progetti futuri e come vedi Jobyourlife tra 5 anni?
I progetti futuri sono davvero tanti. Oltre all’espansione internazionale stiamo sviluppando tante nuove funzionalità sia per gli utenti che per le aziende. Purtroppo non posso ancora dire di cosa si tratta ma ci stiamo lavorando da molto tempo. Tra 5 anni? Che ne dici se ci risentiamo tra 3 anni?

Un consiglio per un giovane startupper
1) Team (crealo forte e coeso);
2) Execution (Non sottovalutarla, vale molto di più dell’idea);
3) Cultura del fallimento (Mettilo in conto, ma non farti bloccare da questo);