19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
il valore è l'esperienza

Viaggi 2.0: il digitale che riporta al centro le persone

Il turista ha sempre più fame di esperienza. Niente spaggie bianche e ombrellone: vincono i tour enogastronomici. Lo sa bene Airbnb che ha da poco lanciato il servizio Trips

ROMA - Dove vorreste essere in questo momento? Probabilmente non dietro la vostra scrivania. Possibilmente ai tropici, magari su una spiaggia bianca? Non proprio, perché anche il modo di viaggiare sta cambiando. E’ molto più probabile che cercherete qualcuno del posto, un «cicerone smart 2.0» che possa portavi tra le favelas brasiliane oppure a mangiare insetti nei grossi mercati di Pechino. Il business del momento nel settore del turismo? L’esperienza.

La fame di esperienza: Trisp
Lo sa bene AirBnb che ha da poco lanciato il servizio Trips. Una piattaforma interattiva - al momento attiva su 500 progetti pilota in tutto il mondo - dove la parola d’ordine è, appunto, esperienza. Niente musei o monumenti importanti: il valore lo danno le persone, quelle che possono far rivivere un luogo come se foste nati e vissuti lì sempre. Un astrofotografo a Los Angeles. Un pianista jazz all’Havana. Un blogger a Nairobi. Host che si trasformano in guide turistiche. In Italia, il primo progetto selezionato, è stato quello di un tartufaio che porta i turisti a immergersi nelle colline toscane alla ricerca dell’oro profumato, il tartufo. Un’esperienza d’altri tempi. La torre di Pisa? No, è un concetto sorpassato. Meglio le lezioni di burlesque o quelle dei samurai, per tuor che possono durare anche diversi giorni. La tecnologia per portare nuovamente al centro le persone.

Il round di Musement
E lo sa bene anche la startup Musement, il pluripremiato servizio di suggerimenti e prenotazione di attività locali attivo in tutto il mondo e che ha appena ricevuto un round di investimento pari a 10 milioni di euro. Lanciata nel 2013, la startup ha vissuto una crescita rapidissima, ampliando la propria offerta di prodotti con migliaia di tour, eventi sportivi e musicali, mostre temporanee, musei, attrazioni e attività esclusive in più di 450 città in 55 paesi in tutto il mondo. La nostra visione per Musement consiste nel creare un’esperienza completamente nuova per l’utente, in grado di rispondere al bisogno concreto di accedere con un unico servizio a tutte le migliori attività da vivere, sia che si viaggi dall’altra parte del mondo sia che si voglia fare un weekend fuori porta - ha affermato Alessandro Petazzi, co-fondatore e CEO di Musement -. Non abbiamo mai inteso limitarci a offrire un’ulteriore piattaforma per la distribuzione di visite guidate».

I tour enogastronomici
A spingere il viaggiatore a visitare un luogo piuttosto che un altro, molto spesso, sono gli eventi enogastronomici e il trekking. La fame di esperienze è confermata dal sentimento rilevato dall’Osservatorio Almawave-Ey, attraverso l’utilizzo dei Big Data: l’analisi delle conversazioni di 20 milioni di utenti su Twitter e Instagram. Quando si parla di eventi il 55% esprime apprezzamento, il 40% è neutro, mentre solo il 5% esprime un giudizio negativo. Peccato che solo il 7% degli Hotel intervistati dispone di un organizzazione capace di coniugare il pernottamento a tour enogastronomici o eventi.

Il social eating per i viaggiatori
Un’altra startup che ha preso piede per il suo modo innovativo di gestire le esperienze di viaggio è VizEat, fondata dai francesi Jean Michel Petit e Camille Rumani, primo social eating europeo che connette i viaggiatori con gli Host locali per un momento di condivisione della tavola nelle loro case. Un’occasione di scambio tra persone provenienti da ogni parte del mondo per scoprire nuove culture gastronomiche. «Molti utenti statunitensi - ci racconta Ester che fa parte del team qui in Italia - vogliono, ad esempio, imparare a cucinare la pasta. Infatti scelgono degli Host che, oltre a proporre il pasto, organizzano anche degli show cooking».Un successo quello di VizEat che, dopo le varie partnership siglate in questi anni, ha coronato il tutto con un round di investimento di 3,8 milioni di euro, ricevuto proprio a fine estate. Insomma, il viaggio non è più spiaggia e ombrellone. La ricerca famelica è nel provare emozioni, di qualsiasi tipo. E i colossi lo stanno capendo.