19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
digital fabricazione

Innovazione, 111 i Fab-Lab in Italia: frontiera industria 4.0

I fablab italiani rappresentano la nuova frontiera della manifattura 4.0. Spazi aperti, che nascono per portare la digital fabrication e la cultura open source in un luogo fisico

BOLOGNA - L'Emilia-Romagna è la prima regione per numero di Fab-Lab in Italia con 19 laboratori dedicati alla fabbricazione digitale, la Lombardia seconda ne ha 16 in tutto. I rappresentanti dei FabLab italiani ed europei si sono confrontati a Bologna in una due giorni di lavoro all'interno di R2B (Research to Business), il salone internazionale della ricerca industriale e dell'innovazione organizzato da Regione Emilia-Romagna, Bologna Fiere, Smau e Aster, consorzio regionale per l'innovazione e la ricerca industriale.

La manifattura 4.0
I Fab-Lab - come è emerso nell'incontro a Research to Business - sono i nuovi protagonisti della manifattura 4.0. Laboratori che offrono servizi personalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti. Spazi aperti, che nascono per portare la digital fabrication e la cultura open source in un luogo fisico, dove macchine, idee, persone e approcci nuovi possono mescolarsi liberamente. In Italia sono ad oggi 111 gli spazi con queste caratteristiche. Oltre alla leadership dell'Emilia-Romagna e alle spalle della Lombardia, al terzo posto si trova il Veneto con 12 Fab-Lab, il Lazio (quarto posto) con 10 e prima del Sud Italia la Puglia (quinto) con 7. Sesta è la Toscana (6 Fab-Lab), seguita da Sicilia, Campania e Marche con 5 Fab-Lab ciascuna.

La Silicon Valley tascabile
A Research to Business i rappresentanti di Mak-ER, la rete della manifattura digitale in Emilia-Romagna principali, assieme a Fab-Lab nazionali e ad un gruppo di esperienze europee eccellenti, si sono confrontati sul tema dei modelli di business in rapporto alla collaborazione con le imprese, allo sviluppo di attività educative e al ruolo dei Fab Lab come luoghi di progettazione per le comunità locali. "Stiamo lavorando per costruire un sistema regionale al servizio dell'innovazione della ricerca - ha spiegato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini -, una sorta di Silicon Valley tascabile. Lo stiamo facendo attraverso azioni a 360 gradi che coinvolgono e mettono in rete tutti gli attori economici, sociali e istituzionali. Per competere nel mercato globale occorre saper vincere la sfida della qualità, della ricerca e dell'innovazione. In questo senso, R2B è un naturale elemento catalizzatore nelle relazioni virtuose tra ricerca, Rete regionale dei Laboratori alta tecnologia, Fab Lab, Start up e mondo delle imprese".

La collaborazione con le imprese
I maker che lavorano nei Fab-Lab e makerspace italiani, secondo Paolo Bonaretti, direttore generale di Aster "stanno cercando di individuare processi sostenibili di collaborazione con le imprese, partendo dalle migliori esperienze nazionali e internazionali. Il lavoro di questi giorni sarà condiviso in modalità open a vantaggio di tutta la comunità".