28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
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Addio curriculum, il futuro delle offerte di lavoro è nell'idea

L'utente può presentare la sua idea e solo in un secondo momento l'azienda potrà visionare il suo curriculum. La startup punta a rivoluzionare il modo di selezionare i candidati

Il team di Just Knock
Il team di Just Knock Foto: Just Knock

MILANO - I progetti prima del curriculum perché a volte, diciamolo, basta la frase o la foto sbagliata per dire addio per sempre al lavoro dei nostri sogni. Da sempre il curriculum è un’arma a doppio taglio e il futuro di questo documento che un po’ tutti odiano è nella rivoluzione del modo di fare selezione all’ingresso, almeno secondo Marianna Poletti, fondatrice di Just Knock, startup milanese che si è ingegnata un nuovo modo per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro. Una startup tutta al femminile che punta a capovolgere il modo di candidarsi alle offerte di lavoro.

L’idea

«Ero una studentessa universitaria come tante e come tante realizzavo veri e propri progetti per aziende che poi restavano relegati a una normale tesi e facevano fatica ad arrivare sulla scrivania delle aziende - ci racconta Marianna -. Un vero peccato, uno grosso spreco di risorse. Perché noi studenti non avevamo l’opportunità di far valere le nostre idee e le aziende stesse, magari, rimanevano all’oscuro di talenti che avrebbero potuto migliorare il loro business». E così, come accade per quasi tutte le startup, dall’esigenza si è passati all’idea e dall’idea a un progetto concreto. Quello di far incontrare i talenti con le aziende e viceversa.

Come funziona Just Knock

L’idea di Marianna e del suo team è quella di rivoluzionare completamente il modo di fare selezione, non più attraverso un curriculum che racconta le esperienze - o non le racconta se si tratta di junior - ma attraverso le idee e i progetti. «Non vogliamo che il curriculum crei pregiudizi o sbarramenti all’entrata - continua Marianna -. Niente algoritmi come accade in altre piattaforme simili, ma solo l’aspetto qualitativo del progetto». E così l’utente, sulla base delle posizioni aperte o degli ambiti di applicazione delle aziende che più preferisce, può inviare un progetto attinente a quanto chiesto dall’azienda medesima. Just Knock si preoccupa di contattare quest’ultima fornendo solo ed esclusivamente i dettagli del progetto. Solo se l’azienda sarà interessata all’idea, allora Just Knock proporrà anche il curriculum dell’utente. All’azienda, quindi, arriva prima l’idea della persona. «Chiunque può iscriversi sul nostro portale - continua Marianna -. Il nostro focus è comunque incentrato sugli studenti, sui junior, su chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro e quindi non dispone di un curriculum così ricco di esperienze».

Le aziende

Grazie a Just Knock l’azienda può ricevere in tempo reale sia proposte da parte degli utenti, sia richiedere un determinato tipo di progetto (posizione aperta). «Attualmente annoveriamo circa 20 aziende tra cui Decathlon, L’Oreal, Danone, Adidas - dice Marianna -. Con quest’ultima abbiamo chiuso un accordo molto interessante a seguito di un progetto di marketing presentato da un ‘nostro’ studente. Una grande soddisfazione». Ora, l’obiettivo è quello di lanciare l’app - entro settembre - e muovere i primi passi anche all’estero, specialmente in Inghilterra.

Il futuro del curriculum

Prima l’idea, poi il curriculum. La tendenza del futuro, quindi, è quella di abbandonare l’esperienza maturata - o la non esperienza - a favore di un progetto concreto? Il curriculum sarà ancora un modello accreditato per presentarsi all’azienda o sarà soppiantato da sistemi più innovativi? «Ciò che accade oggi, soprattutto nel mondo digitale, è quello di analizzare dati esistenti. Ciò che noi facciamo, invece, è generare dati nuovi - conclude Marianna -. Credo che il curriculum esisterà sempre, ma sarà affiancato anche da altre soluzioni, più in linea con la componente umana del candidato e meno focalizzata su ciò che ha fatto o non ha fatto in passato».