Liar, a Napoli nasce l'app per le persone autistiche
L'applicazione è in grado di trasformare le immagini in linguaggio vocale
ROMA - Si chiama Liar, acronimo di "Language interfaces for autistic rehabilitation", l'app pensata per persone autistiche, interamente sviluppata in Campania e in grado di convertire le immagini in linguaggi vocali.
L'app permette di comunicare qualsiasi tipo di informazione a persone che non hanno competenze verbali e che hanno acquisito un vecchio sistema di comunicazione, basato sullo scambio di immagini. Un interfaccia permette infatti al genitore di inserire in memoria tutte le immagini che il bambino utilizza più frequentemente. Il soggetto autistico segnala ciò che vuole esprimere in quel momento mettendo in fila le immagini, preme un pulsante e il tablet le converte automaticamente in linguaggio vocale.
L'applicazione è frutto di un progetto avviato nel 2013 dall'Istituto per la ricerca, la formazione e l'informazione sulle disabilità (Irfid Onlus), in collaborazione con il centro Neapolisanit di Ottviano (Na). Liar attualmente è a disposizione dei pazienti del Neapolisanit in via sperimentale e può essere installata su tutti i tablet e i pc Windows; l'obiettivo è quello di estenderne l'utilizzo entro il 2016 ai sistemi Android ed Apple.
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