25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
combattere l'infertilità

I figli saranno fatti con le ovaie stampate in 3D

Alcuni ricercatori hanno creato delle ovaie artificiali stampate in 3D per combattere l'infertilità femminile. Allarmanti i dati e le previsioni demografiche: nel 2050 si stimano oltre 2 miliardi di ultrasessantenni

Ovaie stampate in 3D
Ovaie stampate in 3D Foto: Shutterstock

BOSTON - Quello dell’infertilità femminile è un problema serio e sempre più comune. Pensate che l’Italia è uno tra i Paesi dove nascono meno bambini (1,39 per donna) e tra quelli dove l’età media delle donne al primo parto supera i 30 anni. Dati che devono essere presi in considerazione quando si parla di infertilità poiché, in alcuni casi, l’età ha un ruolo determinante. L’avvento delle nuove scoperte e tecnologie ha, in parte, risolto molti problemi anche se si tratta di soluzioni che vanno prese con le pinze.

Ovaie stampate in 3D
In questa ottica si muove anche la stampa 3D con il quale sono state messe a punto le prime ovaie artificiali, presente da un gruppo di ricercatori della Northwestern University al meeting annuale della Endocrine Society, tenutosi di recente a Boston. L’esperimento è stato effettuato su femmine di topo private delle ovaie che hanno potuto partorire dei piccoli in ottimo stato di salute. E' chiaro che in un futuro la tecnologia potrà essere applicata anche alle donne infertili o almeno è ciò che sperano gli ideatori della bioprotesi.

Ovaie artificiali per combattere l’infertilità
Le bioprotesi, di fatto, per essere funzionanti debbono essere dotate di due caratteristiche: devono essere sufficientemente rigide per poter essere impiantate, ma anche flessibili in modo tale da consentire agli ovociti e ai vasi sanguigni di svilupparsi in modo corretto. E’ per questo che i ricercatori hanno deciso di utilizzare la stampa 3D per crearle. L’impalcatura è costituita, infatti, da un materiale in gelatina derivato dal collagene e fornito di follicoli ovarici, strutture sferiche dove matureranno gli ovociti. Il passo successivo è stato costituito dalla rimozione delle ovaie naturali dei topi per la sostituzione di quelle artificiali. Con grande stupore dei ricercatori i roditori hanno ovulato e partorito cuccioli perfettamente sani, nel rispetto delle regole naturali.

Previsioni demografiche
Anche se al momento l’esperimento è stato eseguito solo sui topi, i ricercatori sperano di poter traslare la tecnologia anche sulle donne infertili. L’obiettivo è quello non solo di garantire una vita migliore alle coppie che sono in difficoltà, ma altresì combattere il fenomeno dell’invecchiamento demografico. Secondo le più recenti previsioni, se ci riferiamo all’Italia, nel 2050 ci saranno 262,8 anziani ogni 100 giovani. A livello mondiale, poi, si stima una quota di ultrasessantenni pari 22% (circa 2 miliardi di persone). L’aumento della sopravvivenza e il calo della fecondità hanno reso anche l’Italia tra i paesi con il più elevato livello di invecchiamento, con un processo destinato ad accelerare nel prossimo futuro.