23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Tra piacere di guida e diffidenza

Auto senza pilota: per gli italiani la guida è un piacere irrinunciabile

Gli automobilisti del Belpaese non si fidano delle macchine che si guidano da sole come quelle che vorrebbero lanciare presto sul mercato da Google, e a quanto pare al momento hanno ragione visti i numerosi incidenti che si stanno registrando a Mountain View

NEW YORK – Gli italiani non si fidano delle macchine che si guidano da sole come quelle che vorrebbero lanciare presto sul mercato da Google, e a quanto pare al momento hanno ragione, visti i numerosi incidenti che si stanno registrando a Mountain View. Se per il motore di ricerca è tutta colpa della disattenzione umana, c'è chi dubita sulla «naturalezza» dello stile di guida delle Google car, soprattutto in fase di frenata.

TRA PIACERE DI GUIDA E DIFFIDENZA - Secondo una ricerca condotta da AutoScout24, sito che si occupa di compravendita di auto on-line, appena il 14,9 per cento dei nostri connazionali vede di buon occhio i veicoli robotizzati, e non sarebbe disposto a «mollare» il volante anche in cambio di sconti sull'assicurazione. Per gli italiani, la causa principale di questo scetticismo è l'amore per la guida. In linea di massima, si può affermare che gli uomini presentano una più lieve apertura sull'argomento, mentre fra le donne permane una diffidenza più marcata. Il fattore decisivo sono le remore circa la nuova tecnologia, mentre la paura di perdere il piacere della guida riguarda solo 15 donne su 100 (per gli uomini, la percentuale sale al 18,4%).

14ESIMO INCIDENTE PER LE GOOGLE CAR - Nel frattempo Google è stata costretta a comunicare il 14esimo sinistro stradale all'interno del suo progetto Google car, che sta portando avanti da 6 anni. Il responsabile delle auto senza pilota del motore di ricerca, Chris Urmson, ha spigato che lo scorso 1 luglio una delle Lexus RX 450h usate per i test è stata tamponata da un'altra vettura, in un incrocio di Mountain View. Nell'incidente sono rimaste ferite lievemente quattro persone, ma secondo Urmson è l'ennesima prova che i sinistri stradali avvengono più per distrazione umana che per altri motivi. «Le nostre macchine sono spesso colpite da conducenti distratti che non prestano attenzione alla strada», ha detto a Medium, aggiungendo che il colpevole numero uno è sempre «la disattenzione: anche nell'ultimo caso la nostra frenata è stata normale e naturale. Il veicolo in arrivo, pur avendo molto spazio, non ha rallentato».