19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Con sede a Lecce

CMCC espande la capacità di elaborazione per studiare i cambiamenti climatici

Capacità di calcolo potenziata per studiare con maggior dettaglio il clima e le sue interazioni con i sistemi economici, la biosfera, l'agricoltura, le coste e i mari. Il nuovo Centro di Supercalcolo del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, è composto da supercalcolatori IBM ed è inserito nella Top500 dei sistemi di elaborazione più potenti al mondo

LECCE - Il Centro di Supercalcolo del CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamento Climatici, che ha sede presso il campus Ecotekne dell'Universita' del Salento a Lecce, ha recentemente potenziato l'infrastruttura di calcolo inserendo un nuovo supercalcolatore IBM iDataplex di ultima generazione basato su architettura multicore Intel E5-2670 e interconnessione Infiniband.
Il nuovo sistema amplia in modo sostanziale le capacita' di elaborazione del centro - che ora è in grado di avere una capacita' di circa 160TFLOPs sostenuti – ed è stato recentemente inserito nella famosa classifica internazionale dei supercomputer Top500 occupando la 168ma posizione.

Questa nuova piattaforma è integrata con due sottosistemi storage DDN sfa10000 in cluster con filesystem IBM GPFS per consentire un accesso efficiente e affidabile ai dati. Il disegno dell'architettura di calcolo composta dal cluster di server IBM dx360M4, la rete di interconnessione Infiniband e il sottosistema storage, consentirà di accelerare le attività di ricerca per creare scenari sui cambiamenti climatici futuri e sui relativi impatti: dall’economia all’agricoltura, dal profilo delle zone costiere agli ecosistemi marini e terrestri, dal ciclo idrogeologico alla salute.

L’installazione del nuovo sistema di calcolo è stata effettuata da Var Group, società specializzata nella realizzazione di architetture di supercalcolo.

«La rinnovata infrastruttura di supercalcolo – spiega Antonio Navarra, Presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) – ci consentirà di fare progressi considerevoli nel nostro lavoro che ha l’obiettivo principale di indagare, conoscere e rappresentare le interazioni tra il sistema climatico e la società, una serie di attività molto complesse per cui è necessario produrre, gestire e condividere una grande quantità di dati». Il CMCC è, infatti, un centro di ricerca che mette in rete le eccellenze italiane nelle scienze del clima dando così vita a una collaborazione interdisciplinare tra informatici (che si occupano delle complesse operazioni di calcolo e della condivisione dei dati), fisici (che disegnano gli scenari futuri), esperti che si occupano di valutare e analizzare gli impatti degli scenari realizzati sulle economie, sulla biosfera, sull'agricoltura, sulle coste e sui mari.
«Realizziamo modelli del sistema climatico e cerchiamo di capire come i suoi mutamenti possano influire sui sistemi fisici, ambientali e socio-economici – continua Navarra – i supercalcolatori di ultima generazione ci mettono nelle condizioni di aumentare il dettaglio dei nostri studi, di realizzare previsioni e simulazioni con un livello di definizione assai maggiore, questo ci permetterà di migliorare la qualità dei nostri modelli e di trovare risposte a domande che fino ad oggi non eravamo in grado nemmeno di porci».

«Siamo orgogliosi di aver contribuito con le nostre tecnologie al potenziamento di un grande centro di eccellenza italiano, fiore all’occhiello della comunità scientifica internazionale e motore d'innovazione nel nostro Paese– afferma Enrico Cereda, vice President Systems and Technology Group IBM Italia - . Oggi tutti noi ci aspettiamo sempre di più dalla Ricerca perchè le nuove soluzioni tecnologiche consentono di ridurre i tempi delle indagini e di ottenere velocemente risultati importanti, con conseguenze sostanziali per la vita di tutti noi. Accelerare i tempi della Ricerca è uno degli obiettivi strategici della stessa IBM che proprio per questo continua a investire nell'area del supercomputing, fattore chiave per i progressi scientifici.»

Carlo Parmeggiani, Regional Business Manager large accounts & education Intel Italia & Svizzera: «E’ con estrema soddisfazione vedere come le tecnologie Intel possano contribuire al processo di innovazione nella ricerca in Italia: a nostro avviso CMCC ha effettuato un’importante scelta nella ricerca di soluzioni e architetture standard in un momento estremamente critico per il Paese e per la ricerca italiana. La collaborazione con CMCC evidenzia quanto sia strategico, per chi deve gestire significative moli di dati, poter disporre di tecnologie in grado di garantire elevate prestazioni ed efficienza».

«Da tempo siamo partner del CMCC, - dichiara Giovanni Moriani, Amministratore Delegato di Var Group – teniamo molto a questo progetto perché ci ha permesso di far crescere la collaborazione con una realtà italiana così importante per la ricerca scientifica internazionale, confermando e consolidando le nostre competenze nello sviluppo di soluzioni di High Performance Computing.»