24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Ricercatori dei benefici delle reti virtuali

I social network possono funzionare nel mondo scientifico?

Un gruppo di esperti ha affrontato la questione dando il via ad una piattaforma innovativa per il networking, sulla quale i ricercatori possono incontrarsi semplicemente usando il loro mouse

Facebook, MySpace e LinkedIn sono stati usati per la creazione di reti sociali e professionali in tutto il mondo. Ma possono funzionare nel mondo scientifico? Un gruppo di esperti ha affrontato la questione dando il via ad una piattaforma innovativa per il networking, sulla quale i ricercatori possono incontrarsi semplicemente usando il loro mouse. Essendo la prima comunità Web 3.0 disponibile per il pubblico, ResearchGATE sta ora invadendo il mondo scientifico.

Questa recentissima piattaforma rende gli applicativi accessibili ai ricercatori, nutrendo e rafforzando efficacemente la cooperazione e lo scambio di conoscenze. I ricercatori hanno già accesso ad un motore di ricerca semantico che elabora i riassunti per trovarne dei simili in varie banche dati, come ad esempio PubMed. Il nuovo motore individua anche scienziati, gruppi o gruppi di discussione correlati al quesito di ricerca, ha dichiarato ResearchGATE.

«ResearchGATE combina una rete virtuale per i ricercatori con un potente algoritmo di ricerca semantica,» ha spiegato Alexander von Freyhold-Hünecken, direttore marketing di ResearchGATE, in un'intervista con il Notiziario CORDIS. «ResearchGATE fornisce agli utenti contemporaneamente informazioni rilevanti relativi alla piattaforma e informazioni provenienti da banche dati dedicate alle pubblicazioni. Ciò aiuta a collegare scienziati e argomenti importanti a livello mondiale.»

È importante sviluppare e implementare nuovi strumenti e applicativi. «Noi lanciamo continuamente nuovi strumenti e applicativi. In particolare, sulla base degli algoritmi semantici, sarà possibile accoppiare automaticamente parti importanti di informazione,» ha detto von Freyhold-Hünecken, che è anche dottorando nel campo della statistica e dell'economia all'università di Göttingen. «La piattaforma sarà in grado di inviare segnali di notifica sulle ultime pubblicazioni, discussioni, gruppi o ricercatori sulla base di un quesito di ricerca. Sarà presto possibile l'accoppiamento automatico dei collaboratori o delle qualifiche.

Dal suo avvio, cinque mesi fa, ResearchGATE ha caricato vari applicativi e altri sono in programma. La sua rete è attualmente composta di oltre 14.000 ricercatori e il numero è destinato a crescere. Più di 100 reti e professori sostengono ResearchGATE. Da notare che i nuovi applicativi sono esaminati e progettati sulla base delle richieste e dei suggerimenti dei ricercatori di ResearchGATE, ha aggiunto.

«ResearchGATE è progettato appositamente per soddisfare le necessità dei ricercatori; a partire dal profilo contenente informazioni sulle capacità di ricerca, progetti, pubblicazioni, ecc., fino alla ricerca semantica algoritmica dei riassunti simili, che individua articoli strettamente correlati fra di loro, da una banca dati di oltre 30 milioni di documenti,» ha affermato von Freyhold-Hünecken. «ResearchGATE fornisce uno spazio di lavoro collaborativo per i ricercatori e sottocomunità per le organizzazioni di ricerca e le società di ricerca.»

Un altro fattore chiave di questo progetto è la sostenibilità di ResearchGATE. «L'obiettivo è di fare di ResearchGATE una piattaforma che si auto-sostiene. Ad esempio, sarà presto creata una bacheca per l'impiego,» ha fatto notare von Freyhold-Hünecken.

Il direttore marketing ha osservato che la maggior parte dei ricercatori che usa il programma sono tedeschi, britannici e statunitensi. «In totale, sulla piattaforma sono attivi ricercatori di 21 paesi diversi,» ha detto.

Per quanto riguarda il futuro di ResearchGATE, von Freyhold-Hünecken ha pronosticato che il progetto costituirà un network globale di eccellenza e esperienza. «Siamo la rete scientifica che cresce più rapidamente e anche la più innovativa. Scopo è di rendere il flusso di lavoro scientifico più efficiente,» ha osservato. «Questo parte dalla ricerca dei documenti e dei collaboratori giusti, fino all'ottenere sostegno e suggerimenti su problemi specifici, e alla divulgazione di pubblicazioni attraverso conferenze virtuali.«