Deviazione del fiume Calore: distruzione dell'Oasi WWF
E' l'allarmata denuncia del WWF all'ipotesi di deviare uno dei fiumi a più elevata valenza ecologica nel Parco Nazionale del Cilento
«Il progetto distruggerebbe il Calore Salernitano ». È secca e allarmata la reazione del Wwf Salerno all'ipotesi della realizzazione del piano per la deviazione del fiume, presentato al Parco del Cilento. «La deviazione attraverso due gallerie - fanno sapere gli ambientalisti - interesserebbe principalmente le zone di Magliano Vetere e Felitto. Proprio dove sorge una delle oasi Wwf più belle della Campania, quella delle gole dell'Alto Calore.
Se il progetto fosse approvato, l'oasi e l'intero tratto montano del Calore sparirebbero per sempre azzerando di colpo uno dei corpi idrici a più elevata valenza ecologica dell'intero Parco del Cilento». E i danni, a detta del Wwf, sarebbero anche più gravi alla luce di ulteriori considerazioni. «Il Calore - continua l'associazione - non solo attraversa il Parco, ma è parte integrante della riserva naturale Regionale Foce-Sele-Tanagro, fungendo da corridoio ecologico per l'intero bacino, elemento di interconnessione con l'oasi Wwf di Serre-Persano e con il mar Tirreno. E tale fiume è probabilmente il corso d'acqua con il più elevato livello di naturalità del sud Italia: privarlo della sua essenza vitale, ovvero l'acqua, sarebbe un crimine intollerabile».
Ma alla preoccupazione è sottesa una precisa accusa. «Riteniamo che sia l'ennesimo tentativo di strumentalizzare il timore che suscita nell'opinione pubblica il rischio siccità per l'agricoltura, per far sì che le lobby che gestiscono la risorsa idrica, possano programmare la distruzione di un intero ecosistema naturale e fare profitto ». D'altro canto il Wwf chiede che le istituzioni incentivino, attraverso lo stanziamento di apposite misure finanziarie, l'uso di pratiche agricole più sostenibili. «Siamo curiosi di conoscere la relazione preliminare di impatto ambientale che è stata sicuramente prodotta per verificare l'assoggettabilità di quest'opera alle procedure di Valutazione di impatto Ambientale », aggiunge Alberto Gentile del Wwf.
da Il Corriere del Mezzogiorno