Usa, nuovo schiaffo a Trump: dal Senato no a mini-revoca dell'Obamacare
Nuova bocciatura per il tentativo di smantellare l'Obamacare, anche nella versione depotenziata, portata all'esame del Senato. Decisivo il voto contrario del senatore repubblicano McCain
WASHINGTON - Nuova bocciatura per il tentativo di smantellare l'Obamacare, anche nella versione depotenziata, portata all'esame del Senato: il partito repubblicano - maggioritario - non ha approvato la parzialissima revoca del sistema sanitario e assicurativo varato dal predecessore di Donald Trump, in un nuovo fallimento che si traduce nell'ennessimo schiaffo all'attuale presidente da parte del suo stesso partito. L'esito del voto è stato deciso de facto dal senatore John McCain che ha votato contro la legge di revoca.
La posizione di McCain
«Dobbiamo metterci insieme repubblicani e democratici per scrivere insieme un nuovo disegno di legge che abbia il consenso di entrambe le parti del congresso, altrimenti non si uscirà mai da questo blocco» ha detto John McCain tornato in Senato dopo che gli hanno diagnosticato un tumore al cervello. Ma non è il solo schiaffo al presidente americano. Il Senato ha adottato nuove sanzioni contro la Russia per la sua presunta ingerenza nelle elezioni presidenziali statunitensi.
E ora?
Spetta ora al presidente Donald Trump decidere se ratificare la legge o porre il veto. Il Parlamento americano ha praticamente legato le mani al presidente, che ora non ha più libertà di azione senza l'ok del Congresso. Nel testo sono previste anche sanzioni contro Iran e Corea del Nord.
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