19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Lui non molla: resto candidato

Francia, Fillon attacca la sinistra francese: «Penelopegate è un colpo di stato»

Fillon, candidato della destra alle presidenziali francesi, in queste ore al centro delle polemiche per un presunto caso di nepotismo che coinvolge la moglie, stipendiata dal 1998 con soldi pubblici come sua assistente, è deciso a non mollare

PARIGI - Ha definito il "Penelopegate" un vero e proprio "colpo di stato istituzionale" della sinistra contro la sua candidatura. Poi François Fillon, candidato della destra alle presidenziali francesi, in queste ore al centro delle polemiche per un presunto caso di nepotismo che coinvolge la moglie, stipendiata dal 1998 con soldi pubblici come sua assistente, deciso a non mollare, ha giurato che si batterà fino all'ultimo contro gli "attacchi" che stanno minando la sua scalata all'Eliseo.

"Affronterò gli attacchi"
"Non sono certo il primo che si confronta con una situazione del genere, in ogni elezione presidenziale succedono cose simili - ha detto Fillon parlando al Salon des Entrepreneurs di Parigi - quando si sceglie di candidarsi alle elezioni presidenziali, non ci si lamenta poi della violenza degli attacchi. Li affronterò fino alla fine e resterò candidato alle presidenziali». L'ex primo ministro di Sarkozy ha chiesto al suo partito di continuare a sostenerlo e per il momento Les Republicains sembrano dalla sua parte, anche se si vocifera di un piano B a meno di 3 mesi dal voto, anche perché gli ultimi sondaggi danno Fillon in calo, superato sin dal primo turno sia da Marine Le Pen che dall'outsider Emmanuel Macron, il Renzi d'Oltralpe.

Lo scandalo della moglie e dei figli
Considerato inizialmente favorito nella corsa all'Eliseo, Fillon è rimasto malamente invischiato nel Penelopegate, scandalo sui presunti impieghi fittizi della moglie Penelope e su incarichi simili conferiti ai figli che negli anni avrebbero fruttato complessivamente alla famiglia Fillon circa 1 milione di euro. Intanto l'Eliseo ha fatto sentire la sua voce replicando seccamente alle accuse di Fillon. Sono accuse "inaccettabili - ha fatto sapere il presidente François Hollande - l'unico potere è quello della giustizia".