Attentato di Berlino: tutto quello che sappiamo finora
C'è ancora confusione a quasi 24 ore dall'attentato di Berlino ma alcuni punti sono stati chiariti. Ecco quali
BERLINO – C'è ancora confusione a quasi 24 ore dall'attentato di Berlino, ecco tutto quello che sappiamo fin'ora.
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Ieri sera quanto accaduto nel centro della capitale tedesca non è stato frutto di un incidente, ma un «attentato con finalità terroristiche» come confermato dal ministero dell’Interno tedesco.
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Un camion è piombato sulla folla assiepata nel mercatino di Natale di Breitscheidplatz, nei pressi della Kurfuerstendamm di Berlino, alle 20,15 di ieri. L'Ansa ha riportato che il camion, di una ditta polacca con sede a Gryfino è partito da Torino e ha viaggiato regolarmente verso la capitale tedesca dove avrebbe dovuto scaricare alcune barre d'acciaio. Il titolare della ditta, Ariel Zurawski, ha raccontato di aver affidato il trasporto al cugino, Lukasz Urban, di 37 anni, l'uomo trovato morto all'interno del veicolo al posto del passeggero. Secondo l'imprenditore è da escludere che l'autista polacco possa essere coinvolto nel piano omicida; il 37enne è stato trovato cadavere sul camion ed è stato ucciso con un colpo da arma da fuoco, dopo essere stato accoltellato. Il camion è stato rimosso dalla polizia alle 11 di questa mattina per ulteriori indagini.
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Al momento sono decedute 12 persone, mentre ne sono state ferite 48. Le autorità hanno identificato per ora 6 persone, tutte tedesche. All'appello manca una italiana, Fabrizia Di Lorenzo, 31 anni di Sulmona (L’Aquila) che lavorava da diversi anni a Berlino; il suo cellulare è stato trovato vicino al luogo dell’attentato.
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La polizia ha arrestato un uomo, un pakistano a circa 2 chilometri di distanza dal camion, nel parco Tiergarten. Il richiedente asilo è stato fermato dopo essere stato inseguito da un testimone che lo ha bloccato e ha chiamato la polizia. Dopo alcune ore però il presidente della polizia di Berlino, Klaus Kandt, ha confermato in una conferenza stampa di «non poter dire che l’uomo arrestato ieri sia l’autista» del camion e ha aggiunto: «Le indagini sono ancora in corso, abbiamo diverse possibilità per verificare le tracce di Dna o della presenza di polvere da sparo». Il pakistano è entrato in Germania il 31 dicembre scorso e ha vissuto a Berlino da febbraio. Il suo nome non è fra quelli schedati dall'antiterrorismo tedesca.
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La polizia di Berlino ha chiesto alle persone che hanno scattato fotografie o girato video durante o dopo l’attacco di caricarli sul sito bka-hinweisportal.de. Ha anche chiesto alle persone di non telefonare al numero della polizia per chiedere informazioni sulle persone colpite nell’attacco in modo da non occupare la linea per le emergenze.
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