18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
'Not my president!'

Trump già sotto attacco, proteste a New York

Migliaia di persone, soprattutto giovani, studenti e immigrati, sono scese in piazza in diverse città americane per protestare contro l'elezione di Trump e le sue idee che, dicono, dividono gli americani

NEW YORK - C'è una parte di Stati Uniti d'America che non accetta il verdetto delle urne e non vuole Donald Trump come 45esimo presidente. Migliaia di persone, soprattutto giovani, studenti e immigrati, sono scese in piazza in diverse città americane per protestare contro l'elezione di Trump e le sue idee che, dicono, dividono gli americani. Alcuni urlavano slogan e innalzavano cartelli con un messaggio chiaro: "Not my president!" ("Non è il mio presidente!").

"Trump misogino"
"Io sono una donna - dice questa ragazza - e non riesco a capire come una persona così misogina possa essere stato eletta come presidente degli Stati Uniti. È un giorno orribile». "Hillary ha vinto il voto popolare - aggiunge una giovane studentessa - penso che sia molto importante che si tenga conto anche della nostra voce, ritengo che sia più equo e giusto".

Razzismo, sessismo e xenofobia
A Washington diverse centinaia di dimostranti si sono riunite di fronte alla Casa bianca per una veglia a lume di candela, sfidando la serata fredda, e hanno criticato quello che hanno definito razzismo, sessismo e xeonofobia del candidato eletto.

A New York
A New York i dimostranti si sono riuniti a Union Square, con cartelli come "Love Trumps Hate" ("L'amore vince sull'odio") e "Trump Grabbed America by the Pussy", parafrasi della nota frase volgare usata in registrazioni del miliardario ora presidente eletto, emerse durante la campagna elettorale. Ci sono stati anche scontri tra manifestanti e polizia e diverse persone sono state arrestate.

A Chicago
A Chicago, invece, diverse migliaia di persone si sono riunite attorno alla Trump Tower, bloccando le strade del centro e il traffico, mentre altri hanno messo in scena una contro-protesta sul lato opposto del palazzo. A Los Angeles, ancora, centinaia di giovani hanno dimostrato vicino al palazzo municipale, scandendo lo slogan "Not my president!». Manifestazioni si sono tenute anche a Portland, a Pittsburghm e a Oakland, dove c'è stato anche un ferito.

(Immagini Afp)