19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Vicino a un veicolo della polizia

Turchia, bomba a fermata autobus a Istanbul: 11 morti e 36 feriti

Una bomba è esplosa oggi contro un autobus della polizia nel centro storico di Istanbul, uccidendo sette agenti e quattro civili. Altre 36 persone sono rimaste ferite

ISTANBUL - Una bomba è esplosa oggi contro un autobus della polizia nel centro storico di Istanbul, uccidendo sette agenti e quattro civili. Altre 36 persone sono rimaste ferite.

L'attentato
L'ordigno piazzato su un'autovettura è stato fatto detonare a distanza al passaggio dell'autobus su cui viaggiavano agenti della polizia anti-sommossa di Istanbul. L'esplosione è avvenuta nel quartiere di Beyazit, nei pressi dei principali siti turistici della città, di uno degli alberghi più frequentati da turisti stranieri, il Celal Aga Konagi Hotel, e della stazione della metropolitana Vezneciler, che è stata chiusa per motivi di sicurezza. Le immagini della televisione hanno mostrato agenti che ispezionano la scena dell'attacco per scongiurare la presenza di un secondo ordigno non esploso.

Un anno di sangue
Al momento non si hanno informazioni sui responsabili dell'attacco, ma dall'inizio dell'anno la Turchia è stata colpita da diversi attentati. Due esplosioni avvenute ad Ankara all'inizio dell'anno, costate la vita a decine di persone, sono state rivendicate dal Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk); il mese scorso almeno otto persone, tra cui soldati, sono rimaste ferite nell'esplosione di un'autobomba comandata a distanza contro un veicolo militare a Istanbul, rivendicata dal Pkk. A gennaio, turisti tedeschi sono morti in un attentato nel cuore di Istanbul attribuito ai jihadisti dello Stato islamico (Isis).

L'allarme
Lo scorso aprile l'ambasciata americana in Turchia aveva lanciato l'allarme su «minacce credibili» di attacchi contro zone turistiche a Istanbul e la città di Antalya. Una situazione che ha avuto forti ripercussioni sul settore turistico del Paese: lo scorso aprile sono stati circa 1,7 milioni gli stranieri registrati in Turchia, con un calo di oltre il 28% rispetto allo stesso mese del 2015.

(Fonte Askanews)