19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Strage di Las Vegas

Strage di Las Vegas, Stephen Paddock un «lupo solitario». Ma di un Paese fondato sulle armi nessuno parla

Almeno 58 morti, oltre 500 feriti in ospedale, l'ennesimo ciclo della violenza sconvolge l'America. Questa volta, una strage senza paragoni con altri casi di omicidi di massa

LAS VEGAS - Almeno 58 morti, oltre 500 feriti in ospedale, l'ennesimo ciclo della violenza sconvolge l'America. Questa volta, una strage senza paragoni con altri casi di omicidi di massa. Ora la domanda che tutti si fanno è chi fosse e perché ha sparato Stephen Paddock; aveva 64 anni, e abitava in questa casa su un campo da golf deserto a Mesquite, cittadina del Nevada. E' stato lui ad aprire il fuoco sul pubblico di un concerto di musica country a Las Vegas, da una stanza al 32esimo piano sulla strip, la via maestra della capitale del gioco. Di sotto, oltre ventimila persone all'aperto. Paddock, che aveva 64 anni, si è ucciso mentre la polizia faceva irruzione nella stanza. Dentro, almeno dieci fucili.

No collegamenti con terrorismo
Secondo la polizia, un lupo solitario. Lo Stato Islamico ha rivendicato l'attentato affermando che Paddock sarebbe stato uno dei suoi soldati, ma non ci sarebbero elementi per collegare l'uomo al terrorismo internazionale. Secondo la famiglia, nulla nella vita di Paddock faceva temere un'esplosione di violenza. Un mistero intorno all'assassino, e fuori tante polemiche. Dopo la strage, le azioni dei grandi gruppi di fabbricanti di armi erano in rialzo di oltre il 3% a Wall Street. Ogni strage porta ad altri riarmi, altra violenza potenziale.

Trump: "Male allo stato puro"
L'inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, ha condannato il gesto come un atto di "male allo stato puro", parlando di unità degli americani e di preghiere per le vittime. Non una parola però naturalmente da lui sul tema del controllo delle armi, su cui si batté inutilmente il suo predecessore Barack Obama. Invece tanta retorica. Anzi, Trump ha dichiarato "Le risposte non sono facili. Ma possiamo trarre consolazione dal fatto che anche il momento più nero può essere illuminato da una singola luce, anche la disperazione più terribile può essere illuminata da un singolo raggio di speranza".