Sanders in netto vantaggio su Hillary in New Hampshire

NEW YORK - Il candidato alle primarie democratiche Usa Bernie Sanders ha un vantaggio imponente e stabile sulla rivale Hillary Clinton in New Hampshire, dove si voterà martedì. Un margine di 20 punti che non ha risentito più di tanto della vittoria (per un pelo) di Clinton ai caucus dell'Iowa dello scorso lunedì: a rivelarlo è un sondaggio condotto dal Wall Street Journal con la rete televisiva Nbc.

Dati
Il senatore del Vermont è la prima scelta per il 58% degli aventi diritto al voto nel Granite State (contro il 38% dell'ex first lady). Quasi la stessa percentuale che usciva da un sondaggio condotto sempre da Wsj e Nbc la settimana scorsa, in cui Sanders era dato al 57% e Clinton al 38. Sanders sembra avere un ampio vantaggio anche nel segmento di popolazione a cui Clinton puntava di più, ovvero le donne sotto i 45 anni: stando al sondaggio, dovrebbe avere in tasca il 64% dei loro voti, contro il 35% di Hillary. Tra le donne al di sopra dei 45 anni invece vincerebbe la candidata, in testa di 9 punti rispetto a Sanders.

Enorme vantaggio di Sanders
Le nuove cifre dimostrerebbero che l'indice di gradimento dei due candidati è rimasto stabile nonostante i risultati dell'Iowa, ed evidenziano l'enorme vantaggio di cui Sanders gode nello stato confinante col suo Vermont. Rimane da vedere se un'eventuale vittoria del senatore «socialista» sarà un successo casuale, destinato a non ripetersi, oppure se la conquista del Granite State provocherà un effetto domino che gli porterà anche altri stati.

Le prossime tappe
Soprattutto, bisogna vedere come se la giocherà nei prossimi due in cui si voterà, ovvero il South Carolina e il Nevada. Entrambi sono Stati con una percentuale di votanti appartenenti alle minoranze ben più alta rispetto al New Hampshire, e questo potrebbe essere un problema. Perché se è vero che Sanders gode di un grande successo tra i più giovani grazie alle sue promesse di rendere più accessibili i costi delle università (in New Hampshire infatti è sostenuto dal 76% degli under 30), è vero anche che viene spesso accusato di non curarsi granché né dell'elettorato afroamericano né di quello ispanico.

(Con fonte Askanews)