19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Manifestazione organizzata dall'estrema destra

Lipsia insorge contro la politica migratoria della Merkel

Migliaia di manifestanti hanno protestato a Lipsia, nell'est della Germania, contro l'afflusso record di rifugiati, nell'occhio del ciclone per le molestie sessuali la notte di Capodanno a Colonia

LIPSIA - Migliaia di manifestanti hanno protestato a Lipsia, nell'est della Germania, contro l'afflusso record di rifugiati, nell'occhio del ciclone per le molestie sessuali la notte di Capodanno a Colonia. Molti hanno riversato la rabbia nei confronti del cancelliere Angela Merkel, accusata di aver distrutto il Paese consentendo lo scorso anno l'ingresso di 1,1 milioni di richiedenti asilo.

Straniero non benvenuto
«Noi siamo il popolo», «Resistenza!» e «Deportateli!», urlava la folla, che sventolava bandiera, al raduno organizzato da Legida, espressione locale del gruppo xenofobo Pegida, i «Patrioti europei contro l'islamizzazione dell'Occidente»«Non sono benvenuti i rifugiati!», si leggeva su cartello, dove si vedevano uomini armati di coltelli che inseguivano una donna; un'altra affermava che «Islam= terrore». Fittissima la presenza di polizia, armata di idranti per arginare possibili intemperanze della folla e separarla dai partecipanti a una contro-manifestazione, mentre la pioggia cadeva incessante.

Fermi 
La polizia ha eseguito una serie di fermi tra le circa 250 persone che con il volto coperto hanno lanciato pietre contro le vetrine e acceso fumogeni. Secondo la polizia si tratta di hooligan legati alle tifoserie di due squadre locali. In città si sta svolgendo anche una manifestazione anti-immigrati di Pegida (il partito anti Islam nato nel 2014) e un corteo contro quest’ultimo raduno.

Violenze anti-immigrato
Intanto, non accenna a placarsi la tensione nel Paese dopo i fatti della notte di San Silvestro. A Colonia, domenica sera, è partita una vera e propria «caccia all'uomo», naturalmente straniero. Gli attacchi ai non tedeschi sarebbero addirittura stati pianificati attraverso i social network. Nella zona della stazione centrale sono stati aggrediti sei cittadini pachistani e uno siriano. Angela Merkel ha tentato di abbassare i toni e condannare le violenze, ricordando che «Nulla giustifica l’ostilità nei confronti dei profughi», ma la tensione rimane tangibile. Non a caso, la cancelliera ha promesso un'azione politica volta alla tutela della popolazione tedesca, che però non metterà in dubbio l'impegno della Germania all'accoglienza.

Profughi nel mirino della polizia
Le violenze di domenica hanno concluso una settimana ad altissima tensione. La Bild riporta nuovi casi di violenza «in diverse stazioni e a bordo di treni, da parte di profughi». La polizia locale sta indagando su 19 sospetti, tutti di origine straniera: 10 richiedenti asilo e 9 stranieri senza permesso di soggiorno. Per quattro l’accusa è di furto. Per gli altri, nel rapporto presentato ad una seduta straordinaria del Landtag, il reato non viene specificato.

(Con fonte Askanews)