18 agosto 2025
Aggiornato 02:30
Vertice tra 15 ministri Finanze di membri Consiglio sicurezza

Svolta Onu: vietato fare affari con l'Isis

In occasione del summit dei ministri delle Finanze dei 15 Paesi del Consiglio di Sicurezza Onu è stata approvata all'unanimità una risoluzione che intende incoraggiare a tagliare il flusso di fondi all'Isis

NEW YORK - Tagliare le fonti di finanziamento dell'Isis. È stato questo l'obiettivo del summit dei ministri delle Finanze dei 15 Paesi che fanno parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, tenutosi ieri a New York, che si è concluso con l'approvazione all'unanimità di una risoluzione. La bozza era basata su quella approvata nel 1999 contro al Qaida e incoraggia i Paesi ad «agire con decisione e vigore per tagliare il flusso dei fondi» all'Isis, per esempio impedendo che possa contrabbandare reperti archeologici e petrolio. L'Isis, secondo studi recenti del centro di analisi Ihs, guadagnerebbe circa 80 milioni di dollari al mese.

La risoluzione
La risoluzione, su cui hanno lavorato statunitensi e russi, è stata approvata all'unanimità dai 15 membri (cinque permanenti, ovvero Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti, e dieci non permanenti, ovvero Ciad, Cile, Giordania, Lituania, Nigeria, Angola, Malaysia, Nuova Zelanda, Spagna e Venezuela) e cambiare il nome del comitato per le sanzioni contro al Qaida in «comitato per le sanzioni all'Isis (Daesh) e al Qaida». Il vertice tra i ministri delle Finanze dei membri del Consiglio di sicurezza sarà il primo, riferisce la Bbc, nella storia dell'organo creato 70 anni fa.

Ci sarà una lista nera 
La risoluzione intende colpire individui, gruppi ed entità che sostengono l'Isis con sanzioni, compreso il congelamento degli asset, i divieti di ingresso nei Paesi e l'embargo sulle armi. La risoluzione incoraggia tutti i Paesi a «presentare più attivamente» i nomi da includere nella lista dei soggetti da sottoporre a sanzioni e a condividere le informazioni sui gruppi estremistici. La bozza richiede inoltre che entro 120 giorni sia presentato un rapporto sui passi intrapresi per tagliare i finanziamenti all'Isis e domanda al segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, di fornire un report a livello strategico entro 45 giorni sulle fonti di guadagno degli estremisti sunniti. Una risoluzione simile è già stata approvata dal Consiglio di sicurezza a febbraio, ma secondo i diplomatici è stata abitualmente ignorata.

(Con fonte Askanews)