17 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Il presidente russo: apprezzo le dichiarazioni sulla Russia

Putin sta con Trump?

Il presidente russo, a conclusione della tradizionale conferenza stampa di fine anno, ha risposto alla richiesta di valutare le dichiarazioni più controverse di Trump

MOSCA - Per Vladimir Putin il candidato alla nomination repubblicana Donald Trump «è molto intelligente ed è un uomo di talento, un leader assoluto nella corsa presidenziale» e non spetta al presidente della Russia «commentare le trovate con che usa per alimentare la sua popolarità». Così il presidente russo a conclusione della tradizionale conferenza stampa di fine anno, rispondendo alla richiesta di valutare le dichiarazioni più controverse di Trump. Dell'aspirante presidente americano il leader del Cremlino, che con Barack Obama non ha certo un buon feeling, ha apprezzato la dichiarazione sulla volontà di avere «relazioni più profonde con la Russia» se eletto.

Simpatie
Non sarà un endorsement vero e proprio, ma pare che Vladimir Putin, tra i vari candidati alle presidenziali americane, abbia perlomeno una «simpatia» per Donald Trump.  Durante la conferenza stampa di fine anno, Putin ha diplomaticamente ribadito che »la Russia è pronta e vuole sviluppare i rapporti con l’America e con qualunque presidente gli americani decideranno di eleggere». Ma alla fine del lungo botta e risposta, parlando con i cronisti, ha fatto capire chiaramente a chi vanno le sue simpatie nella battaglia elettorale che sta già infiammando gli Stati Uniti a poche settimane dall’inizio delle primarie.

Apertura verso Mosca
Di Trump, Putin apprezza in primis la sua apertura verso Mosca: «Dice che vuole passare a un altro livello di relazioni, a un livello più stretto e più profondo di rapporti. Come possiamo non dare il benvenuto a ciò? Naturalmente gli diamo il benvenuto». In effetti, tre mesi fa, in un dibattito tra i candidati repubblicani alla Casa Bianca, Trump è stato l’unico ad affermare che lui andrebbe »d’accordo con Putin: farei di tutto per trovare un’intesa». »E non penso che ci sarebbe il tipo di problemi che ci sono ora», aveva aggiunto, riferendosi all’amministrazione Obama. E si era spinto a sostenere che »una parte del problema tra l’Ucraina e gli Usa deriva dal fatto che Putin non rispetta assolutamente il presidente Obama».

Gaffe
In quanto alle incredibili «gaffe» che caratterizzano la campagna del magnate americano, il capo del Cremlino non si scompone:  »Per quanto riguarda le cose interne, le frasi che usa, cioè quello che lui utilizza per aumentare la propria popolarità, tutto ciò non riguarda la Russia, non spetta a noi giudicarle». Ciò su cui Putin si concentra, dunque, è il futuro delle relazioni tra Russia e Stati Uniti, relazioni che forse, con Trump presidente, potrebbero prendere una piega diversa da quanto è accaduto sotto Barack Obama. D'altronde, le cose erano diverse anche con George Bush, che di Putin ebbe a dire: »l’ho guardato negli occhi e visto la sua anima, un uomo diretto, che ispira fiducia». Che anche Trump possa vedere la sua «anima»?

(Con fonte Askanews)