19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Pronto a firmare ordine esecutivo per intensificare i controlli

La battaglia di Obama sulle armi non è finita

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, starebbe pensando di firmare un ordine esecutivo per intensificare i controlli sulla vendita delle armi negli Stati Uniti

WASHINGTON - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, starebbe pensando di firmare un ordine esecutivo per intensificare i controlli sulla vendita delle armi negli Stati Uniti. Una mossa estrema dopo il persistente immobilismo del Congresso a maggioranza repubblicana, che non ha alcuna intenzione di intervenire sulla questione. L'ennesimo dibattito sulle armi si è aperto dopo la strage di San Bernardino, California, di mercoledì 2 dicembre: sono state uccise 14 persone e ne sono rimaste ferite 23.

Idea in fase di valutazione
Obama avrebbe chiesto ai suoi consiglieri di verificare la proposta e di rimandargliela per una revisione finale, sostiene la Casa Bianca. Commentando la notizia il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha detto che l'idea è in fase di valutazione da qualche mese e che i fatti avvenuti nelle ultime settimane hanno accelerato il processo. Inoltre l'amministrazione starebbe anche valutando la possibilità di porre controlli più stringenti alle fiere delle armi, nelle quali spesso è possibile acquistare pistole e fucili con grande facilità. I democratici al Congresso, nel frattempo, si stanno battendo per fermare gli sforzi della lobby delle armi che vuole far togliere i finanziamenti statali alle ricerche sulla violenza delle armi.

Restrizioni
La notizia arriva dopo che il governatore del Connecticut, Dannel P. Malloy, ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo che vieterà la vendita di armi alle persone che si trovano sulla «no fly list», la lista di sospetti terroristi compilata dagli Stati Uniti. Si tratta del primo Stato della nazione a prendere una misura di questo genere. Anche Obama nel suo discorso alla nazione di domenica scorsa aveva sottolineato l'assurdità di questa mossa e aveva chiesto al Congresso di agire.

(Con fonte Askanews)