19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Ieri ventimila in piazza dopo l'incendio che ha ucciso 32 persone

Romania, il premier lascia dopo le proteste per la strage in discoteca

Il premier romeno Victor Ponta, già indebolito da varie inchieste per corruzione a suo carico, si è dimesso, travolto dalle proteste per l'incendio che provocato una strage in una discoteca, dopo che ieri ventimila persone sono scese in piazza a Bucarest per chiedergli di andarsene

BUCAREST - Il premier romeno Victor Ponta, già indebolito da varie inchieste per corruzione a suo carico, si è dimesso, travolto dalle proteste per l'incendio che provocato una strage in una discoteca, dopo che ieri ventimila persone sono scese in piazza a Bucarest per chiedergli di andarsene. Il 43enne Ponta ha annunciato le dimissioni in tv, affermando che è giusto che il massimo livello del governo si assuma la responsabilità della tragedia di venerdì nella discoteca Colectiv di Bucarest, che ha ucciso 32 persone ferendone quasi 200.

Rabbia legittima
Da settimane Ponta, premier dal 2012, era sotto pressione, dopo l'avvio a settembredel processo per frode, evasione fiscale e riciclaggio a suo carico. «Mi dimetto da primo ministro» ha detto. «Spero che le dimissioni del governo soddisfino la gente che è scesa in piazza». Il premier socialdemocratico ha aggiunto «devo riconoscere la legittima rabbia della gente». Il presidente Klaus Iohannis deve ora nominare un nuovo premier prima di avviare colloqui con i partiti per la formazione di un nuovo governo. I manifestanti si sono ammassati ieri sera in Piazza della Vittoria a Bucarest, davanti alla sede del governo, per chiedere le dimissioni di Ponta e del suo ministro dell'Interno Gabriel Oprea. La folla ha scandito «Ponta a casa» e «assassini», agitando bandiere bucate, simbolo della rivoluzione che 25 anni fa rovesciò il dittatore Nicolae Ceausescu. 

Due eroi
Il bilancio delle vittime dell'incendio nel night club sarebbe stato molto più alto se non fosse stato per l'eroismo di due uomini, il fisico Claudiu Petre e il batterista Adrian Rugina, che sono entrati più volte nella sala in fiamme per salvare i frequentatori intrappolati, prima di morire loro stessi.

Le cause
I testimoni hanno riferito che uno spettacolo di fuochi d'artificio ha scatenato l'incendio del Colectiv, che aveva sede in un'ex fabbrica di scarpe. Le fiamme hanno provocato una calca che ha ucciso 32 persone ferendone quasi duecento. Tre dei gestori della discoteca sono stati arrestati con l'accusa di omicidio colposo per l'incendio, che secondo le autorità è stato provocato dalla violazione delle norme di sicurezza. Il locale non era autorizzato a ospitare concerti o spettacoli pirotecnici, ha reso noto il ministero degli Interni.

Incompetenza e corruzione
La tragedia ha sconvolto la Romania e convinto Iohannis, acceso rivale politico di Ponta, a chiedere un radicale cambiamento in una società devastata dalla corruzione. «Non dovremmo più tollerare l'incompetenza dei governanti, l'inefficienza delle istituzioni e non dovremmo far sì che la corruzione dilaghi al punto di uccidere le persone» ha detto il presidente dopo la strage. I magistrati accusano Ponta di aver ricevuto l'equivalente di 55mila euro da Dan Sova, alleato politico e deputato che è indagato per abuso di potere, ma gode dell'immunità parlamentare. Il premier si è dimesso dalla guida del partito socialdemocratico a luglio, ma è sopravvissuto a un voto di sfiducia a settembre, poco dopo l'avvio del processo. Le accuse si riferiscono al periodo 2007-2011, quando Ponta, il primo capo di governo romeno in carica a essere sottoposto a un processo, lavorava come avvocato. I pm hanno indagato Ponta, appassionato di rally, per conflitto di interessi nel periodo in cui era premier, ma l'indagine si è fermata dopo il no del parlamento, dove i socialdemocratici hanno una consistente maggioranza, alla revoca dell'immunità. I nomi di decine di ex parlamentari e magistrati sono finiti nella carte delle indagini dell'agenzia anticorruzione di uno dei Paesi più poveri e corrotti d'Europa. il colpo di scena di oggi arriva mentre la Romani ospita un vertice di leader del centro ed est Europa che si prepara a chiedere un maggiore coinvolgimento della Nato nella regione, ai cui margini si svolge da un anno e mezzo il conflitto ucraino.

(Con fonte Askanews)