28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Intervista del premier ungherese all'emittente radiofonica Orf

Orban: chiuderemo le frontiere e non spareremo sui migranti

L'Ungheria non ha intenzione di sparare sui migranti che tentano di attraversare il recinto di filo spinato in corso di installazione alla sua frontiera meridionale e discuterà di un sistema di quote per l'accoglienza dei rifugiati solo quando la frontiera sarà sigillata

BUDAPEST (askanews) - L'Ungheria non ha intenzione di sparare sui migranti che tentano di attraversare il recinto di filo spinato in corso di installazione alla sua frontiera meridionale e discuterà di un sistema di quote per l'accoglienza dei rifugiati solo quando la frontiera sarà sigillata. Lo ha dichiarato il primo ministro Viktor Orban.

Fuga dalla miseria
In un'intervista trasmessa oggi da Orf, la radio pubblica austriaca, Viktor Orban ha ribadito la sua posizione secondo cui i migranti che arrivano in massa nel Paese provenienti dall'Africa, dal Medio Oriente o dall'Asia fuggono dalla miseria e non sono autentici rifugiati che richiedono asilo.

Filo spinato
Una recinzione di filo spinato di tre metri e mezzo di altezza è in corso di costruzione su 175 chilometri alla frontiera tra Ungheria e Serbia, per impedire l'ingresso di nuovi migranti. «Noi proteggiamo l'Europa secondo la normativa europea, che afferma che le frontiere possono essere superate solo in certi settori in modo controllato, dopo la registrazione», ha affermato il capo del governo all'Orf.

Non necessario sparare
Quando gli è stato chiesto se ai militari appostati lungo il confine potesse essere dato l'ordine di sparare, Orban ha risposto: «Non è necessario perchè ci sarà una barriera impossibile da superare»«Chi vuole o tenta di superare la barriera deve essere arrestato o perseguito", ha aggiunto, "L'utilizzo delle armi non sarà necessario».

Mettere in sicurezza le frontiere
Sulla questione di fissare le quote di accoglienza dei migranti Paese per Paese, come auspicato da Germania e Austria, Orban ha risposto che serve prima mettere in sicurezza le frontiere. «Parlare di quote non ha alcun senso se la frontiera esterna dell'Europa non è bloccata. Quando avremo chiuso la frontiera esterna e fermato l'immigrazione illegale, potremo allora affrontare le soluzioni», ha dichiarato il primo ministro ungherese.