Tunisia, corruzione: corteo a Tunisi contro l'amnistia
Decine di persone hanno manifestato a Tunisi per protestare contro il progetto di legge che prevede l'amnistia di persone perseguite per corruzione in cambio di un indennizzo e una sanzione finanziaria
TUNISIA (askanews) - Decine di persone hanno manifestato a Tunisi per protestare contro il progetto di legge che prevede, in nome della «riconciliazione» nazionale, l'amnistia di persone perseguite per corruzione in cambio di un indennizzo e una sanzione finanziaria.
Proteste contro i corrotti
«No alla riconciliazione con i corrotti», «No, noi non perdoniamo!», hanno scandito i manifestanti radunati, sotto un imponente presenza di polizia, di fronte alla sede dell'Unione generale tunisina del lavoro (Ugtt). «Il governo vuole proteggere i ladri e riciclare la corruzione! Questa legge non deve passare! Dovrà passare sui nostri corpi», ha esclamato Latifa Sellmi, che aveva risposto all'appello a manifestare lanciato sui social network.
Inizio del movimento
Secondo molti, questa manifestazione non è che l'inizio del movimento. Mentre lo stato d'emergenza è stato reintrodotto in Tunisia in seguito all'attacco jihadista di Sousse a fine giugno (38 morti), i manifestanti sono stati dispersi dalla polizia dopo che è stato impeditoro loro di raggiungere Habib Bourguiba, la via simbolo della rivoluzione del 14 gennaio 2011. Presentato in consiglio dei ministri a metà luglio, il progetto di legge detto di «riconciliazione economica e finanziaria» è stato proposto dal presidente Beji Caid Essebsi per voltare «pagina rispetto al passato».
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