25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Entro le prossime settimane dovrebbe essere presentata la causa

Obama sul clima dovrà vedersela in tribunale

Quello che è stato definito come il più importante atto di un presidente americano per fermare i cambiamenti climatici e il surriscaldamento del pianeta, si prepara ad affrontare uno tsunami di cause legali

NEW YORK (askanews) - Quello che è stato definito come il più importante atto di un presidente americano per fermare i cambiamenti climatici e il surriscaldamento del pianeta, si prepara ad affrontare uno tsunami di cause legali. Una lunga fila di Stati (già sei governatori si sono apertamente opposti alle regole che oggi Barack Obama si prepara a firmare) e di colossi industriali dell'energia affronteranno di petto la questione.

Appuntamento in tribunale
Il Congresso infatti non può fare nulla per fermare la decisione del presidente (Obama metterebbe il veto e avrebbe i numeri per farlo) e l'unica possibilità per il folto numero di oppositori delle nuove misure è quella di passare attraverso i tribunali e bloccare le regole prima che il nuovo presidente entri alla Casa Bianca nel 2017.

Contro la costituzione?
Il discorso gira attorno alla Environmental Protection Agency, l'agenzia federale che si occupa di ambiente, e al fatto che il Clean Air Act sia contro la costituzione. Inoltre 16 Stati e la National Mining Association hanno chiesto all'Epa di fermare l'implementazione della legge di Obama nel periodo in cui le autorità analizzeranno il caso, cosa che potrebbe prolungarsi per anni e finire davanti alla Corte suprema.

Pianificare le economia energetiche degli Stati
La causa, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, scrive il Wall Street Journal, contesta l'autorità dell'Epa su una serie molto ampia di questioni, tra cui la violazione dei suoi limiti costituzionali. «Crediamo che l'Epa stia cercando di trasformarsi da un ente regolatore a una autorità che pianifica le economie energetiche degli Stati», ha detto al Wsj Patrick Morrisey, procuratore generale della Wast Virginia che sta guidando il gruppo di Stati che si preparano a fare causa alla legge di Obama.