1 aprile 2023
Aggiornato 12:00
Su Oz un mandato di cattura

Turchia, magistrati anti-Erdogan in fuga dopo il mandato cattura

Oz era il procuratore speciale nell'inchiesta Ergenekon, aveva dato la caccia a presunti golpisti accusati di voler rovesciare il governo conservatore e islamico moderato di Recep Tayyip Erdogan, ma ora è accusato a sua volta di tentato golpe

ISTANBUL (askanews) - Era il procuratore speciale a capo della maxi inchiesta Ergenekon. Aveva dato la caccia a presunti golpisti accusati di voler rovesciare il governo conservatore e islamico moderato di Recep Tayyip Erdogan. Ora è accusato a sua volta di aver ordito un complotto per far cadere lo stesso governo. Zekeriya Oz è tra le figure centrali che, nel dicembre 2013, hanno dato inizio alla più ampia inchiesta di corruzione mai avuta in Turchia. Un'inchiesta che ha coinvolto quattro ministri assieme ai figli, nonché altre figure politiche legate al Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) e numerosi uomini d'affari. Nell'ultima fase delle indagini era emerso anche il nome di Bilal, figlio del presidente - allora premier - Erdogan.

Mandato di cattura
Ora sulla testa di Oz, assieme a quella di altri due procuratori che hanno lavorato sul caso, i pm Celal Kara e Mehmet Yuzgec, pende un mandato di cattura. Sono tutti accusati di «aver fondato un'organizzazione a delinquere» e di «aver tentato di eliminare il governo turco, nonché d'impedire interamente o in parte che esso svolga i suoi compiti». Le autorità turche hanno comunicato che Oz e Kara sono fuggiti in Georgia, per poi passare in Armenia, nelle prime ore di lunedì, poco prima che venisse diffuso l'ordine d'arresto, mentre il terzo procuratore è ancora a piede libero.

Una vicenda complessa
Il mandato di arresto è l'ultimo di una serie di eventi che hanno colpito i procuratori dopo l'avvio della maxi inchiesta di corruzione del 2013. I tre magistrati erano infatti già stati sollevati dal caso durante le indagini per essere trasferiti in altre sedi, una misura adottata nello stesso periodo per numerosi magistrati e ufficiali delle forze dell'ordine. Successivamente, nel maggio di quest'anno, il Consiglio supremo della magistratura turco (Hsyk) ha espulso i tre procuratori dall'ordine - assieme al pm Muammaer Akkas e al giudice Suleyman Karacol che avevano altresì preso parte alle indagini. Nel frattempo i quattro ministri coinvolti nello scandalo hanno dato le dimissioni e l'inchiesta è stata archiviata - uno dei principali nomi coinvolti, il businessman di origine iraniana Reza Zarrab, due mesi fa ha addirittura ricevuto dal governo il titolo di miglior esportatore dell'anno. Il governo, dal canto suo, che ha sostenuto fin dall'inizio di essere al centro di un piano di golpe, è stato accusato dall'opposizione di insabbiare le indagini per evitare di essere travolto da una valanga giudiziaria.

Per Erdogan è un golpe
Per il presidente Erdogan il mandante del «golpe» messo a punto dai magistrati è l'imam Fethullah Gulen, leader del potente movimento socio-politico chiamato «Hizmet» (in turco, servizio) stanziato in esilio volontario negli Stati Uniti dal 1999. In seguito alle accuse di corruzione il governo ha avviato una vera e propria operazione di purga tra le forze dell'ordine e nella magistratura, sollevando dall'incarico o arrestando decine di funzionari, accusati di far parte del coplotto, o dello «Stato parallelo» - com'è stato battezzato da Erdogan. Gülen e il suo movimento sono stati stretti alleati di Erdogan e dell'Akp fino a quando, negli ultimi tre anni, una tensione sempre più evidente tra i due è esplosa in forma di una guerra senza quartiere.

Il ruolo dell'Akp
L'influenza nella magistratura e nella polizia turca riconosciuta a «Hizmet» e al quale l'Akp si appoggiava fino a poco tempo fa sembra così essersi trasformata in un'arma che si è rivolta contro quest'ultimo. Basti pensare ai maxi processi Ergenekon, Balyoz e Kck che hanno portato centinaia di persone - militari, giornalisti, membri della società civile, attivisti politici - in carcere con l'accusa principale di aver pianificato un golpe per rovesciare il governo. Il procuratore Zekeriya Oz, che era stato designato «procuratore speciale» per il caso Ergenekon, si collocava tra le figure primarie che hanno condotto le indagini , avviate nel 2007 dopo che in appartamento a Istanbul erano state rinvenute 27 bombe a mano. Dopo aver perseguitato per anni centinaia di persone accusandole di aver partecipato alla pianificazione di un colpo di Stato ai danni del governo, Oz si trova ora a essere accusato dello stesso reato. Una situazione ha riportato all'ordine del giorno una discussione che occupa da lunga data l'opinione pubblica turca: la crisi dell'indipendenza della magistratura, sempre più in balia degli interessi politici, dove la giustizia è la prima delle vittime.