1 aprile 2023
Aggiornato 13:00
New College Impact costerà 350 miliardi di dollari in 10 anni

Usa, con la Clinton l'università non farà più indebitare gli studenti

Hillary Clinton, candidata democratica alle elezioni presidenziali Usa del 2016, svelerà quest'oggi a Exter, in New Hampshire, il New College Impact. Si tratta di una proposta con cui gli studenti potrebbero frequentare l'università senza ricorrere a dei prestiti per pagare le tasse d'iscrizione

NEW YORK (askanews) - Hillary Clinton, candidata democratica alle elezioni presidenziali Usa del 2016, svelerà quest'oggi a Exter, in New Hampshire, il «New College Impact». Si tratta di una proposta con cui gli studenti potrebbero frequentare l'università senza ricorrere a dei prestiti per pagare le tasse d'iscrizione. Il costo di questo piano - pensato per rispondere a una fonte di preoccupazione crescente nelle famiglie americane, ossia il debito studentesco - è di 350 miliardi di dollari in 10 anni e comprende anche opzioni di rifinanziamento a tassi inferiori per quegli studenti che faticano a onorare i propri impegni creditizi. Di fatto, Clinton intende ridisegnare il ruolo del governo federale nell'educazione universitaria mettendo sul piatto denaro pubblico, ma con dei vincoli.

Bonus agli Stati virtuosi
Secondo il piano - delineato e reso pubblico dai consulenti dell'ex first lady già ieri - circa 175 miliardi di dollari andrebbero a quegli Stati capaci di garantire che gli studenti non contraggano mutui per coprire le rette universitarie per quattro anni. In cambio, gli stessi Stati dovrebbero mettere fine ai tagli di bilancio per aumentare la spesa pubblica nell'istruzione superiore e per rallentare il passo a cui crescono le tasse scolastiche, di cui il piano Clinton non prevede un tetto. Le famiglie dovrebbero comunque contribuire ma gli studenti non sarebbero costretti ad aprire una linea di credito per frequentare un college pubblico. 

Debito studentesco triplicato in un decennio
Nell'ultimo decennio il debito studentesco è triplicato raggiungendo quota 1.200 miliardi di dollari nel primo trimestre 2015. Circa 43 milioni di americani ne sono aggravati, di cui otto milioni sono in default. E dal 2004, le rette universitarie nelle università pubbliche sono aumentate del 42%.

Limitare gli sgravi per i contribuenti più abbienti
Fino ad ora, «New College Impact» è la proposta più costosa delineata da Clinton. Essa verrebbe finanziata limitando gli sgravi fiscali per i contribuenti più abbienti, cosa ripetutamente proposta dal presidente Barack Obama senza successo. Una tale misura dovrebbe infatti incassare il via libera del Congresso, un passaggio non scontato visto che il parlamento americano è controllato dai repubblicani. C'è però un interesse bipartisan alle idee dell'ex segretario di Stato visto che il problema del debito studentesco tocca tutti, democratici e repubblicani.